Cina, alla dogana con 104 serpenti vivi nei pantaloni: fermato per traffico di animali

Un uomo è stato fermato in Cina con l'accusa di traffico di animali: una volta raggiunto il varco doganale è passato "senza niente da dichiarare", ma una volta fermato dalla polizia di frontiera si è scoperto che aveva svariate buste con decine di serpenti nascoste nei pantaloni.

Gli agenti della donna nella città di Shenzhen, nel sud del Paese asiatico, hanno intercettato il viaggiatore presso il valico di Futian, un posto di blocco tra Hong Kong e la Cina continentale, ha spiegato la CNN. Durante l'ispezione gli agenti hanno individuato nelle sue tasche ben 104 rettili vivi contenuti in sei differenti sacchetti di plastica.

Successivamente sono state identificate cinque specie di serpenti: il serpente del latte, il serpente muso di porco occidentale, la serpe del grano, il serpente di ratto del Texas e il serpente toro, quattro dei quali non sono originari della Cina. Nessuna di queste è velenosa. Nella nota diramato dalle agenzia di stampa cinese viene specificato che l’incidente è avvenuto “qualche giorno fa”, ma non viene specificato quando.

Le autorità non ha precisato se l’uomo sia stato o meno arrestato, ma hanno avvertito che “in caso di violazione delle norme, la dogana perseguirà la responsabilità legale in conformità con la legge”.

A giugno, un altro uomo era stato arrestato mentre tentava di contrabbandare 454 tartarughe a rischio di estinzione da Macao alla Cina continentale. Mentre a marzo la polizia statunitense nella contea di Los Angeles, nello Stato della California, ha portato all’arresto di uomo ritenuto a capo di una banda specializzata nel settore: decine di tartarughe infilate nei calzini venivano spedite come biscotti in Cina.