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Covid 19

Cina, a Xi’an test massa e stop ad attività pubbliche dopo 18 casi positivi

Dopo aver individuato 18 casi di Covid le autorità cinesi della città di Xi’an, dove risiedono 13 milioni di persone, hanno imposto limitazioni alle attività per sette giorni: fabbriche, scuole, palestre e ristoranti rimarranno chiusi.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo aver individuato 18 casi di Covid causati dalla sottovariante BA.5 le autorità cinesi della città di Xi'an, dove risiedono almeno 13 milioni di abitanti, hanno imposto limitazioni alle attività per sette giorni: fabbriche, scuole, palestre e ristoranti rimarranno chiusi per una settimana mentre coloro che abitano nei quartieri ad alto rischio sono tenuti a rimanere chiusi in casa onde evitare che i contagi aumentino.

La città, che già alla fine dell'anno scorso ha subito un mese di lockdown anti-Covid, è da sabato di nuovo sotto il regime delle "misure di controllo temporanee" per il focolaio emerso in prevalenza tra gli addetti al riciclaggio dei rifiuti.

I media statali hanno mostrato le fotografie dei residenti di Xi'an in fila per sottoporsi a test di massa dopo la mezzanotte di martedì, rimarcando che la città non era in lockdown, ma mettendo in guardia sulla sottovariante più trasmissibile. "Le infezioni sono tutte BA.5.2 e il lavoro di tracciamento epidemiologico è ancora in corso", ha affermato in un briefing Ma Chaofeng, un funzionario sanitario locale.

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Come molti altri Paesi del mondo anche la Cina sta accusando un aumento delle infezioni, con decine di milioni di persone bloccate negli sforzi di contenere la diffusione del virus in linea con la politica Covid zero adottata dal governo dall'inizio della pandemia. La Commissione sanitaria nazionale, infatti, ha riferito che martedì sono stati accertati 363 casi di trasmissione domestica, di cui 112 confermati (ben 81 solo nella provincia di Anhui, quella in condizioni più critiche) e 241 portatori asintomatici, di cui 141 in Anhui e 61 nel Jiangsu.

Il rialzo dei contagi ha aumentato i timori che la Cina possa tornare alle dure restrizioni dei mesi scorsi soprattutto a Shanghai, dove martedì sono emersi 24 casi, tutti nelle aree di quarantena, di cui 9 confermati e 15 asintomatici. I funzionari della città hanno lanciato un nuovo round di test di massa in 9 distretti su 16 dopo un rimbalzo delle infezioni legate a un karaoke.

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