Cile, nuova eruzione del vulcano Calbuco: è la terza in pochi giorni
Nel giro di pochi giorni il vulcano cileno Calbuco, uno dei più pericolosi del Paese, ha eruttato per la terza volta. Lo rendono noto le autorità a Santiago, che hanno ordinato l'allerta rossa e l'evacuazione degli abitanti residenti nell’area. Una colonna di fumo molto scura, visibile da grande distanza, si è sprigionata dal cratere del vulcano. Migliaia di persone sono state costrette ad andare via e intorno al vulcano è stato disposto un perimetro di sicurezza di 20 chilometri. In allerta anche le autorità argentine nell’area di confine. “Tutto sta procedendo in ordine”, ha dichiarato Gervoy Paredes, sindaco di Puerto Montt, località vicina al Calbuco, secondo il quale “questa eruzione era stata anticipata dagli esperti”. Secondo il sindaco la popolazione dovrà abituarsi a convivere con il vulcano e le autorità sono chiamate a trasmettere tranquillità. Il colonnello dei carabinieri della zona, Enrique Corvalan, ha fatto sapere che stanno procedendo all’evacuazione.
Il risveglio del Calbuco lo scorso 23 aprile – Il Calbuco (“Acqua azzurra” nella lingua dei mapuches) ha un'altitudine di duemila metri e si trova mille chilometri a sud di Santiago, tra Puerto Montt e Puerto Varas, nella cosiddetta regione dei laghi, ed è considerato il terzo più pericoloso tra i 90 vulcani del Cile. Si è risvegliato lo scorso 23 aprile, per prima volta dal 1972, con due eruzioni che hanno sorpreso gli abitanti della zona e dopo le quali il Servizio nazionale di geologia e miniere aveva definito “molto probabile” un terzo episodio. Secondo gli esperti questa eruzione sarebbe minore della prima, ma l’evoluzione dell’attività resta imprevedibile. Secondo le prime informazioni della stampa locale, dal vulcano si è alzata una colonna alta quattro chilometri, che si dirige verso sudest e il confine con l'Argentina.
