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Cile, la verità sulla morte di Letelier: fu Pinochet a ordinare l’uccisione

Fu Augusto Pinochet in persona a ordinare l’omicidio dell’ex cancelliere ucciso insieme alla sua segretaria da una bomba piazzata in auto a Washington nel 1976. È quanto emerge dai documenti declassificati dagli Usa e consegnati al presidente Bachelet.
A cura di Susanna Picone
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Fu Augusto Pinochet in persona a ordinare di uccidere l’ex ministro cileno Orlando Letevier. È quanto emerge dai documenti declassificati dagli Stati Uniti e consegnati qualche giorno fa dal segretario di Stato John Kerry al presidente cileno Michelle Bachelet. Letelier fu ucciso a Washington il 21 settembre 1976 da un’autobomba collocata sotto la sua auto. L’ex ministro si era rifugiato nella capitale degli Stati Uniti dopo il golpe in Cile. Insieme a lui perse la vita anche la sua segretaria, l’americana  Ronni Moffitt, mentre si salvò miracolosamente il marito di quest’ultima. Dalle decine di messaggi cablati del Dipartimento risalenti agli anni ottanta emergerebbe la responsabilità diretta nell'attentato del dittatore cileno, che avrebbe ordinato l'eliminazione di Letelier a Manuel Contreras, capo della polizia segreta del regime di Santiago. Secondo Juan Pablo Letelier, figlio del politico assassinato, i documenti rivelano che l'allora segretario di Stato Usa, George Schultz, aveva ricevuto dalla Cia “informazioni convincenti” sul ruolo diretto avuto da Pinochet.

Le informazioni emerse dalle nuove carte declassificate negli Usa – Dalla documentazione sarebbe inoltre emerso che Pinochet e Contreras avrebbero organizzato anche altri attentati, poi falliti, contro chiunque avrebbe potuto opporsi alla dittatura instaurata dopo il golpe dell'11 settembre 1973. Sarebbe anche emerso che Pinochet aveva valutato di eliminare anche Contreras per evitare che potesse incriminarlo per l'attentato compiuto a Washington. Il capo della Dina, che è deceduto qualche mese fa dopo aver accumulato condanne per 500 anni di carcere, è stato processato per l'omicidio di Orlando Letelier insieme all'agente americano Michael Townley, collaboratore della polizia segreta cilena e considerato l’autore materiale dell'attentato mortale.

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