Ciclone Trump all’Assemblea dell’Onu: “Il futuro non è dei globalisti ma dei patrioti”
Dai globalisti alla Cina, dall'Iran alla guerra ai social. Con il discorso tenuto questo pomeriggio all'Assemblea delle Nazioni Unite a New York Donald Trump ne ha avute per tutti. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti preso la parola davanti ai leader mondiali nel corso dell'incontro in cui, tra i temi più discussi, ci sono i cambiamenti climatici e il possibile conflitto tra Teheran e Washington. Tra i passaggi chiave contenuti nelle dichiarazioni dell'inquilino della Casa Bianca un avvertimento a tutti gli Stati da un angolo all'altro del mondo: "Gli Stati Uniti sono di gran lunga la nazione più potente di tutte. Speriamo di non dover usare mai questa potenza. Non cerchiamo il conflitto con nessun paese. Vogliamo pace e cooperazione ma io non smetterò mai di difendere gli interesse americani".
Trump esalta il sovranismo e bacchetta la Cina: "Libertà ad Hong Kong"
Sempre l'identità nazionale è al centro di un altro punto fondamentale del discorso dell'ex tycoon newyorkese. "Il futuro non appartiene ai globalisti, ma ai patrioti. Il futuro appartiene a nazioni sovrane e indipendenti che proteggono i loro cittadini, rispettano i loro vicini e onorano le differenze", aggiungendo che "il mondo libero deve abbracciare le sue fondamenta nazionali, non deve cercare di sostituirle. Se volete libertà, siate orgogliosi, del vostro paese. Se volete la pace, amatelo". Sempre intervenendo all'Onu, Donald Trump ha affermato di "monitorare" anche la situazione a Hong Kong dove sono in atto proteste anti-governative e pro-democrazia. "Il mondo si aspetta che Pechino onori il trattato su Hong Kong", ha dichiarato il presidente americano invitando il colosso asiatico "a proteggere il modo di vita democratico e la libertà" nell'ex colonia britannica. Trump ha poi parlato anche di questioni commerciali: "Gli Stati Uniti vogliono scambi giusti e reciproci, il Wto ha bisogno di un cambio drastico".
Il leader Usa contro i social media: "Non metteranno a tacere la gente"
Trump nel corso del suo discorso al Palazzo di vetro dell'Onu a New York si è scagliato anche contro i social. "Una società libera non può consentire che i giganti dei social media mettano a tacere le voci della gente. Negli Stati Uniti, la mia amministrazione ha detto chiaramente che alle compagnie dei social che sosterremo la libertà di parola", ha aggiunto in un passaggio del suo intervento davanti ai leader mondiali.
"Impeachment? Richiesta ridicola"
Il leader Usa è tornato anche sul caso Kievgate poco prima del suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu. "Penso che le richieste di impeachment siano ridicole, è una caccia alle streghe. Quando leggerete il contenuto della telefonata, cosa che presumo avverrà ad un certo punto, capirete. La telefonata è stata perfetta", ha sottolineato infine Trump, riferendosi al colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymir Zelensky, durante il quale avrebbe fatto pressioni perché si riprendessero le indagini contro Hunter Biden, figlio del candidato democratico alla presidenza.