Chiudere le scuole funziona, restare a casa no: le misure anti Covid più efficaci secondo Lancet
Smart working, proibizione di eventi, circoscrizione dei movimenti alla zona di residenza, divieto di riunirsi in più di dieci persone, limitazioni del trasporto pubblico. Ma anche chiusure delle scuole e niente assembramenti. Sono le misure di contenimento al contagio da Covid-19 più frequentemente applicate e conosciute, non solo nel nostro, ma in tutti Paesi più colpiti dalla pandemia. Uno studio dell’Università di Edinburgo, pubblicato sulla rivista Lancet Infectious Diseases, ha preso in esame le fasi di contenimento di più di cento Paesi stilandone una classifica in base all’efficacia.
Cosa dice lo studio pubblicato da Lancet
Se R è il fattore riproduttivo, ovvero il numero di soggetti che una persona infetta è in grado di contagiare, allora R verrà ridotto tramite l’applicazione delle misure entro un paio di settimane. Quella più efficace sembra essere il divieto di eventi pubblici e assembramenti, che riduce R di circa un quarto, quindi la chiusura delle scuole, misura che registra il 15% di riduzione di R. Dire alle persone di “restare a casa” riduce R solo del 3%. La riduzione di R è inoltre influenzata, spiegano i ricercatori scozzesi, anche da fattori che non dipendono necessariamente dai provvedimenti elencati: quindi l’uso della mascherina e l’igiene personale, distanziare le persone anche nei posti di lavoro, nelle scuole e il tracciamento.
La risposta migliore al coronavirus? Lockdown totale
Lo studio dimostra che la più forte riduzione di R si ha con l’applicazione di diverse misure, e cioè un lockdown totale. Le misure vanno però applicate valutando anche economia e libertà individuale, assieme allo stato psicologico della singola persona. Il segreto è quindi la mediazione, e sta alle autorità trovare la giusta combinazione di provvedimenti da applicare nel caso specifico.
La differenza tra Covid e influenza
Il fattore riproduttivo R è applicabile anche alla classica influenza ed è proprio qui che notiamo la differenza tra i due, assieme alla effettiva pericolosità del Coronavirus: il fattore riproduttivo dell’influenza va da 1 a 2 mentre quello del virus Sars-Cov-2 da 2 a 3. Inoltre, il virus influenzale, è trasmissibile dai soli soggetti che presentano sintomi, e com’è noto il Covid si trasmette anche da soggetti asintomatici.