Chirurgo plastico condannato per il tentato omicidio di un collega testimone in un procedimento disciplinare

Un chirurgo plastico di Nottingham, nel Regno Unito, è stato riconosciuto colpevole di aver pianificato e messo in atto un violento attentato contro un collega, che considerava un ostacolo a causa del suo coinvolgimento in un procedimento disciplinare interno. Jonathan Peter Brooks, questo il nome dell’imputato, è stato condannato per tentato omicidio e altri gravi reati, al termine di un processo che si è tenuto presso il tribunale di Loughborough.
Stando a quanto emerso in aula, Brooks aveva preso di mira Graeme Perks, stimato chirurgo plastico recentemente in pensione, ritenendolo responsabile della propria sospensione dall’attività medica. Il 14 gennaio 2021, solo tre giorni dopo l’avvio del procedimento disciplinare, Brooks si è introdotto all’alba nella casa del collega a Halam, nel Nottinghamshire, indossando abiti mimetici e armato di piede di porco, coltello, benzina e fiammiferi.

Dopo aver fatto irruzione nella proprietà, ha accoltellato Perks all’addome, ferendolo gravemente. Solo il tempestivo intervento della moglie e del figlio della vittima, svegliati dal trambusto, ha permesso di chiamare i soccorsi e salvare la vita al chirurgo, che ha trascorso oltre un mese in ospedale e ha rischiato di morire.
La giuria, dopo oltre 12 ore di camera di consiglio, ha dichiarato Brooks colpevole di due capi di imputazione per tentato omicidio, uno per tentato incendio doloso con pericolo per la vita altrui e uno per possesso illegale di arma da taglio. Durante il processo, l’imputato è stato assente in aula per scelta personale, avendo avviato uno sciopero della fame. Aveva inoltre licenziato i propri avvocati, scegliendo di non farsi rappresentare legalmente. In un’udienza trasmessa via video dal carcere di HMP Norwich, Brooks ha dichiarato di preferire la morte alla prigione, rifiutandosi di interrompere la protesta.
La sentenza definitiva sarà pronunciata il 3 giugno prossimo. Il giudice ha annunciato l’intenzione di scrivere al direttore del carcere per chiedere che l’imputato presenzi di persona all’udienza. “Brooks ha pianificato un attacco brutale e calcolato”, ha dichiarato Rachel Dean, rappresentante della Procura. “Dopo aver commesso questi atti atroci, ha tentato in ogni modo di sfuggire alle sue responsabilità. Oggi, la giustizia ha fatto il suo corso.”