Chicago, poliziotto spara e uccide due afroamericani
Un agente di polizia di Chiacago ha sparato contro due afroamericani uccidendoli. Le due vittime sono Quintonio Legrier, di diciannove anni, e Bettie Jones, una sua vicina di casa di cinquantacinque anni. Entrambi sono morti in ospedale. Le generalità del poliziotto non sono state diffuse, nè informazioni sul suo grado e stato di servizio. Secondo le prime ricostruzioni nelle prime ore del mattino sarebbe arrivata una chiamata alla centrale di polizia. Gli agenti si sarebbero trovati a confrontarsi con un "soggetto combattivo" e in quel contesto sarebbe partita la sparatoria. La polizia ha avviato un'indagine. Non è chiaro ancora se esistano video o documenti dell'episodio.
La madre di Quintonio Legrier, Janet Cooksey, ha affermato che il figlio aveva disturbi mentali ed era studente di ingegneria alla Northern Illinois University. "La polizia ci protegge o ci toglie la vita? Chi risponde a queste domande?", ha dichiarato la donna, secondo cui la polizia non ha risposto adeguatamente. Circa le domande se il figlio fosse o meno armato, Cooksey ha risposto che Quintonio non aveva armi, "aveva un bastone". La donna ha chiesto le scuse del sindaco Rahm Emanuel. Anche il fratello di Bettie Jones, Melvin, ha espresso dure critiche: "Ci sono molte domande e nessuna risposta", ha affermato. La donna viveva con il suo compagno ed era madre di quattro figlie e un figlio, tra i diciannove e i trentotto anni d’età.
L'episodio di Chicago ha riacceso le polemiche sull'uso delle armi da parte della polizia Usa contro la popolazione afroamericana. La polizia della città statunitense è sotto accusa, specialmente dopo il video – diffuso poco tempo fa – che mostra l'agente bianco Jones Van Dyke sparare per 16 volte contro il diciassettenne afroamericano Laquan McDonald nel 2014. In centinaia negli ultimi giorni prima di Natale sono scesi in strada per protestare contro il sindaco Emanuel Rahm e contro le violenze della polizia ai danni degli afroamericani.
