Chi sta vincendo la guerra tra Russia e Ucraina: cos’è successo durante la notte
All’alba del quinto giorno di combattimenti tra Russia e Ucraina, e con il primo incontro diplomatico dall’inizio del conflitto tra le delegazioni dei due Paesi che dovrebbe iniziare oggi in Bielorussia, la situazione del conflitto è quantomai incerta. Quella che nelle prime ore di guerra sembrava essere un’invasione lampo si sta rivelando in realtà un pantano bellico molto più complesso del previsto per i russi, soprattutto in virtù della forte resistenza che sta opponendo l’esercito ucraino.
Cos’è successo nella notte
Nella notte tra il 27 e il 28 febbraio sono state segnalate diverse esplosioni a Kiev e Kharkiv, le due più grandi città dell’Ucraina, entrambe ubicate a Nord, nei pressi del confine con la Russia. Lo stesso è accaduto a Chernhiv, altra città settentrionale del Paese, anch’essa cinta d’assedio dalle forze russe provenienti dalla Crimea: stando a fonti locali, un razzo avrebbe colpito un edificio residenziale nel centro della città, così come un asilo e un negozio. Nessuno di questi attacchi operati dall’artiglieria russa avrebbe però registrato vittime.
Come sta andando la guerra
Kiev, Kharkiv e Chernihiv rappresentano i tre principali fronti d’avanzata dell’esercito russo in Ucraina, che ha ormai schierato sul campo di battaglia due terzi circa delle forze a disposizione.
Kiev, la capitale ucraina, continua a essere cinta d’assedio dall’esercito russo, e le sue strade sono ormai da tre giorni teatro quotidiano di scontri a terra tra la resistenza ucraina e le forze irregolari russe, i cosiddetti sabotatori. Secondo il Pentagono, la Russia non avrebbe il controllo dei cieli sulla capitale, e per questo non è ancora stata impiegata in modo massiccio l’aviazione per cercare di piegare la resistenza della capitale.
Anche a Kharkiv le forze di resistenza locali hanno per ora respinto gli attacchi russi, anche se in questo caso non è ancora stato registrato l’uso dell’aviazione. A tal proposito va ricordato, come alcune fonti militare russe hanno dichiarato all’agenzia Bloomberg, che i piani militari russi prevedevano un conflitto di tre settimane e non di pochi giorni, e che l’occupazione delle principali città non è mai stata nei piani bellici.
A sud l’avanzata russa sembra procedere più spedita, con l’esercito di Mosca che ha accerchiato le città di Kherson e Berdiansk. Tuttavia, anche a Mariupol, l’avanzata russa è stata rallentata da problemi logistici: a quanto sembra l’esercito russo sta registrando una forte carburante e cibo dovuta anche alle azioni di sabotaggio ucraine delle linee ferroviarie che collegano Ucraina e Russia. Per la prima volta ieri, peraltro, il comando russo ha ammesso vittime tra i suoi soldati:“Sfortunatamente, ci sono morti e feriti tra i nostri commilitoni – ha affermato il portavoce dell’esercito russo Igor Konashenkov – nel ricordare coraggio ed eroismo in combattimento nel corso dell’operazione militare speciale,