Chi sono Paolo e Nino Falzone, i due cugini appassionati di auto che hanno travolto la folla in Belgio
Paolo Falzone e suo cugino Nino, di 34 e 32 anni, sono i due italiani che erano alla guida della Bmw che all'alba del 20 marzo ha investito la folla che festeggiava il Carnevale a Strepy-Bracquegnies, in Belgio. I genitori dei due cugini sono di Comitini, vicino Agrigento. I due, fan dei motori e della velocità in strada, erano appena usciti da una discoteca quando sono saliti a bordo della Bmw per tornare a casa. Alla guida del veicolo c'era Paolo, che ha poi investito la folla che partecipava alla manifestazione di Carnevale. Nell'incidente ha ucciso 6 persone, tutte italiane. Altri 27 sono stati i feriti.
Dopo lo schianto, i due cugini avrebbero tentato la fuga. Le forze dell'ordine però sono riuscite a individuarli in poco tempo, fermandoli e sottoponendoli al test tossicologico. Da subito è stato escluso il fine terroristico: sembrerebbe infatti che i due cugini abbiano avuto un incidente dovuto alla velocità. Negativo infatti il test dell'etilometro su Paolo Falzone, l'uomo al volante al momento della tragedia. Nel 2017 gli era stata ritirata la patente per 24 giorni, sempre a causa dell'alta velocità in strada
La Bmw serie 5 al centro dell'accaduto era il suo grande orgoglio. Da sempre infatti condivideva con il cugino Nino la passione per i motori, tanto da decidere di acquistare l'auto che custodiva con grande cura. Più volte aveva pubblicato sui suoi canali social video nei quali sfrecciava a grande velocità per le strade della città. Lo scorso 11 gennaio ha condiviso sul suo profilo Facebook un filmato in cui sfrecciava a bordo della sua Bmw su una strada piena di altre vetture.
Anche le sei vittime sono in qualche modo collegate all'Italia. Tre erano di origini irpine. Si tratta di Mario Cascarano, sua moglie Micaela Imperiale e il cognato Salvatore. Mario lavorava nello stabilimento dolciario Barry Callebaut di Hal, mentre la moglie era impiegata nel centro per l'assistenza sociale del comune. Salvatore era dipendente di un ipermercato e attivista sindacale.