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Guerra in Ucraina

Chi sono i siloviki e perché secondo alcuni potrebbero rovesciare Putin

I siloviki, da “sila” ovvero forza, sono gli uomini forti del governo russo. Secondo alcuni analisti potrebbero rovesciare il presidente Putin, anche se è uno scenario molto difficile da realizzare.
A cura di Ida Artiaco
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Che la guerra russa in Ucraina non stia andando come previsto da Mosca ormai è un dato di fatto. La conferma è arrivata nelle scorse settimane con il cambio di strategia da parte del Cremlino, che ora sta concentrando tutti i suoi sforzi sul Donbass. E i continui fallimenti sul campo potrebbero costare caro a Putin. Come ha spiegato Jack Keane, ex alto generale degli Stati Uniti, in una intervista a Fox Business, il presidente farà di tutto per rimanere al potere "perché teme di essere ucciso dal suo successore. Con lo sforzo bellico russo che vacilla ogni giorno di più, viene esercitata una pressione sempre maggiore su Putin per ottenere un successo tangibile e scongiurare i potenti e aggressivi siloviki". Da settimane si parla in realtà di questi soggetti come coloro che potrebbero rovesciare lo zar. Ma chi sono e quale è il loro obiettivo?

I siloviki, da "sila" ovvero forza, sono gli uomini forti del governo, chi occupa posizioni di rango nei ministeri e negli organi dotati di forze armate, cioè i pochissimi che possono avvicinare Putin per sottoporgli scenari e dossier, sempre che il leader dia loro la parola, perché l'iniziativa non è gradita. Si parla, tra questi, di Nikolai Patrushev, ex ufficiale del Kgb che conosce il presidente Putin da 40 anni, del capo dell'Fsb Alexander Bortnikov, del ministro della Difesa Sergei Shoigu e anche Sergei Naryshkin, capo dell'intelligence estera di Putin, che all'inizio dell'invasione dell'Ucraina aveva sollevato qualche dubbio sull’opportunità dell'operazione. Secondo le intelligence occidentali questo meccanismo gerarchico rende difficile per Putin fare scelte adeguate, perché nessuno osa contrariarlo oppure tenta di convincerlo su che cosa sia meglio fare. Al momento pare comunque uno scenario difficile da realizzare.

Anche se potrebbe esserci una eccezione. Come hanno spiegato in una interista al Corriere della Sera Andrei Soldatov e Irina Borogan di Agentura.ru, un sito specializzato nel tenere d’occhio i servizi segreti di Mosca, "i siloviki sono spietati nel proteggere i propri interessi, e c’è almeno una situazione nella quale potrebbero perdere la fiducia: se i problemi economici della Russia raggiungono il punto in cui i suoi governatori regionali iniziano a rompere i ranghi con Putin e l’ordine economico che ha sostenuto lo stato di sicurezza di Putin per più di 20 anni inizia a crollare, allora i siloviki potrebbero concludere che il Cremlino sta perdendo il controllo del Paese e che il loro stesso futuro è minacciato. In tal caso, potrebbero farsi da parte e lasciare che accada, o addirittura dare una mano".

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