Chi erano i passeggeri morti nel sommergibile Titan, imploso durante una visita al Titanic
Sono cinque le vittime a bordo del Titan, il sottomarino della Ocean Gate Expeditions, utilizzato per portare turisti a vedere il relitto del Titanic di cui si erano perse le tracce nell'Oceano Atlantico: il miliardario britannico Hamish Harding, l'esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, il ceo della stessa Ocean Gate Stockton Rush, l'uomo d'affari Shahzada Dawood, e suo figlio Suleman di 19 anni. I cinque sono scomparsi nel fondo dell'Oceano dopo che il sommergibile è imploso durante la discesa e i loro corpi non sono stati ritrovati.
(Articolo aggiornato il 26 giugno)
Chi era Hamish Harding
Hamish Harding era il miliardario britannico che lo scorso anno andò nello spazio col quinto volo commerciale di Blue Origin, la società spaziale di Jeff Bezos. È morto a bordo del Titan.
"Sono orgoglioso di annunciare finalmente che mi sono unito alla spedizione di Ocean Gate per la loro missione per il Titanic come specialista di missione sul sottomarino che scenderà sul fondale" aveva scritto l'uomo d'affari britannico sui social annunciando la propria partecipazione alla missione della Ocean Gate, rivelando: "Il team sul sottomarino comprende un paio di esploratori leggendari, alcuni dei quali hanno effettuato oltre 30 immersioni vero il relitto del Titanic dagli anni '80".
L'esploratore Paul Henry Nargeolet
Sul sommergibile il più esperto del Titanic era Paul-Henry Nargeolet, avventuriero ed esperto pilota di sottomarini che per decenni ha studiato il relitto più famoso del mondo (visibile in straordinarie immagini 8K grazie a una recente spedizione).
Direttore del gruppo di ricerca subacquea per E/M Group e RMS Titanic, Inc, Nargeolet era considerato la principale autorità sul sito del relitto ed è considerato il responsabile del sottomarino disperso.
Il CEO di Ocean Gate Stockton Rush
Sul Titan era presente anche l'amministratore delegato e fondatore della stessa OceanGate Expeditions, Stockton Rush.
Sua è stata l'idea di dare la possibilità a chiunque avesse 250mila dollari a disposizione di ammirare ciò che resta del relitto della nave naufragata nel 1912 a circa 600 km al largo della costa di Terranova, in Canada, dopo essersi scontrata con un iceberg durante il suo viaggio inaugurale da Southampton a New York. Dei 2.200 a bordo, tra equipaggio e passeggeri, ne morirono più di 1.500. Una tragedia segnata da una tragica coincidenza: la moglie del ceo è parente di due passeggeri morti nel naufragio del Titanic.
Shahzada Dawood e il figlio Suleman, vittime del Titan
A bordo del batiscafo anche l'uomo d'affari britannico (nato in Pakistan) Shahzada Dawood e suo figlio Sulaiman di 19 anni, secondo una dichiarazione rilasciata dalla famiglia. Shahzada era amministratore del SetiI Institute, un'organizzazione di ricerca in California, secondo il suo sito web.
Era anche vicepresidente della Dawood Hercules Corporation, parte del Dawood Group, un conglomerato di varie aziende di proprietà della famiglia.