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Chi sono gli aggressori di Colonia

Riflessione di un uomo bianco sui fatti di Colonia.
A cura di Saverio Tommasi
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Colonia: donne contro le violenze di Capodanno
Colonia: donne contro le violenze di Capodanno

C'è un dato che accomuna incontrovertibilmente i responsabili dei fatti di Colonia: erano tutti uomini.
Così come il 95% delle violenze sessuali, in Italia, avviene all'interno del cerchio familiare e amicale più stretto.

Significa che il nemico non è la religione musulmana, o gli atei o i cristiani. Il nemico non sono neanche gli uomini in generale. Il nemico è quella subcultura che porta a ritenere normale che un bambino possa dare della "troia" all'amica per gioco. Il nemico sono quei papà, ma anche quelle mamme, per i quali e le quali la presa in giro sugli stereotipi di genere è "solo una battuta". Il nemico è chi ci ride. Il nemico è chi ritiene che una donna non possa fare la dottoressa (sì, ci sono ancora questi imbecilli qua), o chi ritiene che una donna, in quanto persona dotata di una vagina, sia sicuramente più buona e sensibile di un uomo in quanto lui dotato di pisello; perché anche il pregiudizio positivo resta comunque un pregiudizio, o in altri termini una galattica stronzata.

L'unica cosa vera è che le donne responsabili di violenze sessuali sono un numero statisticamente irrilevante. Chi commette violenze sessuali sono gli uomini. Il dato è questo. E purtroppo, purtroppo perché più difficili da individuare, sono uomini di qualsiasi religione, anche atei. E uomini di qualsiasi censo, spesso insospettabili e ben inseriti nella società.

Io penso sia necessario partire da qui, e lasciare nella melma dell'indecenza chi scrive "difendiamo le nostre donne", parché il principio proprietario da cui parte è lo stesso di un molestatore bastardo.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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