Chi sono gli uomini nudi e bendati catturati da Israele nella Striscia di Gaza
Miliziani di Hamas o civili? Chi sono le decine, forse centinaia di uomini nudi e bendati, con le mani legate dietro alla schiena, mostrati ieri sui social network dalle Forze Di Difesa israeliane? Secondo Tel Aviv si tratterebbe di "sospetti terroristi", molti dei quali si sarebbero arresi e consegnati pur di avere salva la vita. "Le informazioni di intelligence che ne ricaviamo anche durante gli interrogatori consentono di proseguire il combattimento e di abbattere Hamas. Controlliamo chi è connesso ad Hamas e chi no, teniamo detenuti tutti e li interroghiamo", ha dichiarati il portavoce militare delle IDF Daniel Hagari, un personaggio non nuovo alla diffusione di bufale allo scopo di mostrare presunti successi delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza.
Secondo fonti palestinesi, infatti, le foto e i video fatti circolare da Israele sarebbero pura e semplice propaganda. Gli uomini catturati, infatti, non sarebbero affatto miliziani di Hamas bensì civili rimasti nel nord della Striscia di Gaza, o tornati in quell'area dopo la fine della tregua e i raid dell'aviazione israeliana a sud. A supporto di questa tesi il quotidiano New Arab ha mostrato, ad esempio, l'immagine di Diaa Al-Kahlout, giornalista e corrispondente a Gaza. Il cronista è tra gli uomini semi-nudi e seduti a terra, circondato come tutti gli altri da soldati israeliani. Insieme a lui sarebbero stati fermati anche i fratelli e altri parenti, tutti civili, nessuno simpatizzante né tantomeno militante di Hamas. L'uomo è stato immortalato nella strada del mercato di Beit Lahia, nel nord di Gaza.
Sempre secondo New Arab Al-Kahlout era insieme a dozzine di residenti di Gaza arrestati dalle forze israeliane. "I prigionieri sono stati costretti a spogliarsi, perquisiti e umiliati prima di essere portati in un luogo sconosciuto, secondo quanto riferito da testimoni oculari. I media israeliani – afferma il giornale arabo – hanno riferito che le immagini avrebbero mostrato ‘sospetti di Hamas che si arrendono alle truppe israeliane'". Tali affermazioni sono state diffuse "nel disperato tentativo da parte di Israele di rivendicare un risultato contro Hamas nel mezzo di una implacabile campagna militare che ha ucciso oltre 17.150 palestinesi, inclusi più di 7.000 bambini, in poco più di otto settimane".
Secondo Husam Zomlot, ambasciatore palestinese nel Regno Unito, "i media israeliani non hanno mostrato l’omicidio di massa di bambini palestinesi e civili innocenti, o la devastazione di massa di Gaza. Ma i media israeliani non hanno scrupoli nel mostrare queste immagini feroci delle forze di occupazione israeliane che detengono e sequestrano i civili prelevati da un rifugio delle Nazioni Unite a Gaza. Ciò evoca alcuni dei passaggi più oscuri della storia dell'umanità. È ormai tempo che il mondo parli all'unisono e chieda – e imponga – un cessate il fuoco immediato e permanente".