Chi ha distrutto la diga di Kakhovka, per Nyt pochi dubbi: “Mosca conosceva il suo tallone d’Achille”
Il New York Times non ha dubbi: a fare saltare la diga idroelettrica di Kakhovka, vicino a Kherson, in Ucraina, è stata la Russia. Dopo giorni in cui Mosca e Kiev si sono accusate a vicenda di essere le responsabili dell'incidente che ha costretto all'evacuazione migliaia di persone nelle zone allagate e ha provocato una gravissima crisi umanitaria, il giornale a stelle e strisce punta il dito direttamente contro una delle due parti coinvolte.
Nonostante siano, infatti, "teoricamente possibili molteplici spiegazioni", le "prove" a disposizione indicano chiaramente che la diga è stata paralizzata da un'esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia", e dunque non si è trattato di un incidente.
Il media statunitense ha interrogato ingegneri ed esperti di esplosivi, sostenendo che la diga aveva "un tallone d'Achille" ed essendo "costruita in epoca sovietica, Mosca aveva ogni pagina dei disegni tecnici e sapeva dov'era".
Ancora, si legge sul New York Times, la diga, spiegano ancora, "è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base" ed è attraversata da "un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine": proprio qui "suggeriscono le prove", "è esplosa la carica che ha distrutto la diga".
In altre parole, il crollo della diga sarebbe stato causato dalla detonazione di una carica esplosiva in una galleria di manutenzione interna sotto il livello dell'acqua che porta alla sala delle turbine. "Se il tuo obiettivo è distruggere la diga, è necessaria una grande esplosione", ha detto Michael W. West, ingegnere geotecnico ed esperto in sicurezza delle dighe e analisi dei guasti. "La galleria è il luogo ideale per mettere quella carica esplosiva", ha aggiunto.
Sempre il Nyt ha sottolineato come alle 2:35 e alle 2:54 del 6 giugno scorso, i sensori sismici in Ucraina e Romania abbiano rilevato i segni rivelatori di grandi esplosioni. I testimoni nell'area hanno sentito grandi esplosioni tra le 2:15 e le 3:00 circa. E poco prima che la diga cedesse, i satelliti dell'Intelligence americana hanno catturato segnali di calore a infrarossi che indicavano anche un'esplosione. Poi, dopo che la prima sezione della diga è stata fatta saltare, i video suggeriscono che la forza dell'acqua impetuosa ha aperto uno squarcio sempre più grande all'interno della struttura. Il resto è storia.