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L'implosione del sottomarino Titan

Chi era Stockton Rush, CEO di OceanGate e inventore del Titan morto nell’Oceano

Stockton Rush, 61 anni, era il numero uno di Ocean Gate Expeditions, l’azienda proprietaria del sommergibile Titan disperso da giorni nel cuore dell’Oceano Atlantico mentre accompagnava dei turisti a visitare il relitto del Titanic.
A cura di Davide Falcioni
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"Se vuoi essere sicuro che non ti accada nulla, allora non alzarti dal letto".  Così parlava, in un’intervista rilasciata lo scorso anno alla CBS New, Stockton Rush, 61 anni, il numero uno di Ocean Gate Expeditions morto insieme agli altri quattro passeggeri. L'imprenditore, laureato nel 1984 alla Princeton University in ingegneria aerospaziale, ha fondato la società di esplorazioni marittime nel 2009 e il suo scopo, all'epoca, era quello di far progredire la tecnologia dei sommergibili e condurre esplorazioni nelle profondità più oscure dell'oceano.

Gli affari sono andati a gonfie vele per quasi 14 anni. OceanGate Expeditions ha attirato l'attenzione di un pubblico d'elite offrendo costose missioni verso il relitto del Titanic a bordo di un sottomarino appositamente costruito. I viaggi non erano privi di rischi e, nonostante un costo di 250.000 dollari, veniva chiesto ai "passeggeri" di firmare liberatorie in cui riconoscevano i possibili pericoli, inclusi quelli mortali.

Quei pericoli si sono concretizzati domenica, quando il  Titan è scomparso nel nulla: a bordo, oltre a Stockton Rush, c'erano il miliardario britannico Hamish Harding, l'esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, l'uomo d'affari Shahzada Dawood e suo figlio Suleman.

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Chi era Stockton Rush, fondatore di OceanGate

Stockton Rush, l'amministratore delegato di OceanGate, si è costruito negli anni una reputazione da avventuriero visionario e amante del rischio e della natura. Una sorta di moderno Jacques Cousteau che dopo gli studi universitari alla Princeton University aveva coltivato il sogno di esplorare gli abissi con verve infantile e un'antipatia per i regolamenti e le norme per la sicurezza. "Penso che sia stato il generale MacArthur a dire che le persone vengono ricordate per le regole che infrangono", ha detto Rush in una video intervista con lo YouTuber messicano Alan Estrada l'anno scorso. "Ebbene, ho infranto alcune regole per fare questo lavoro. Penso di averle infrante con la logica e buone conoscenze di ingegneria". Una conoscenza che gli aveva permesso nel 2021 di intraprendere i primi viaggi con il batiscafo Titan, immersioni sempre portate a termine senza intoppi. A partire dal 2022, Stockton Rush ha iniziato a vendere a 250mila dollari i biglietti per visitare il relitto del Titanic. L'ultima immersione risale a 4 giorni fa, domenica 18 giugno.

Quando Rush parlava dei rischi del sommergibile Titan

Che le spedizioni del Titan fossero cariche non solo di adrenalina ma anche di non pochi rischi era noto a tutti coloro che acquistavano il "ticket" di viaggio sganciando un assegno da 250mila dollari. Di certo, Stockton Rush non nascondeva i pericoli: "A un certo punto, la sicurezza è solo puro spreco", disse l'imprenditore lo scorso anno al giornalista David Pogue. "Voglio dire, se vuoi stare al sicuro, non alzarti dal letto. Non salire in macchina. Non fare niente".

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I dubbi sulla sicurezza del batiscafo inventato da Stockton Rush

Che il batiscafo Titan fosse poco sicuro l'aveva detto nel 2018 anche David Lochridge, ex direttore delle operazioni marittime di OceanGate, che infatti venne licenziato in tronco. Il personaggio la sapeva lunga: pilota di sottomarini e sommozzatore scozzese, aveva iniziato a lavorare per Stockton Rush nel maggio 2015. Nella causa intentata nello stato di Washington nel 2018, la società lo accusava di aver violato un accordo di non divulgazione diffondendo informazioni riservate. Secondo Lochridge, invece, il licenziamento sarebbe stato motivato dalla sua decisione di sollevare "problemi di sicurezza critici riguardanti il ​​progetto sperimentale e non testato riguardanti il Titan".

La moglie di Rush discende da due vittime del naufragio del Titanic

Per finire un'ultima nota sulla famiglia di Stockton Rush: sua moglie Wendy Rush  discende infatti da una ricca coppia di New York che annegò sul Titanic nel 1912.

Aggiornato il 23 giugno dopo la notizia dell'implosione del sottomarino

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