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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Chi era Mohammed Deif, il leader militare di Hamas che Israele dice di aver ucciso nel raid del 13 luglio

È stato ucciso durante un raid aereo su Khan Younis Mohammed Deif, il leader delle brigate Ezzedin al-Qassam, l’ala armata di Hamas: cieco a un occhio e costretto su una sedia a rotelle, era soprannominato “il fantasma di Gaza”. La conferma della sua morte è arrivata dall’esercito israeliano, mentre Hamas smentisce.
A cura di Ida Artiaco
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Era considerato imprendibile, invece il comandante dell'ala militare di Hamas, Mohammed Deif, mente dietro all'attacco senza precedenti del gruppo islamista contro Israele del 7 ottobre scorso, è stato ucciso nel raid su Khan Younis del 13 luglio. Lo ha confermato l'Idf, l'esercito di Tel Aviv, con un post su X, già Twitter, l'1 agosto. La notizia arriva all'indomani della morte di un altro leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso durante un raid a Teheran.

Tuttavia, mentre da Israele è arrivata la conferma della morte di Deif, Hamas ha smentito l'informazione. Un membro del gruppo islamista ha affermato che non c'è conferma delle affermazioni israeliane sull'uccisione del leader militare. In un post su Telegram, Izzat al-Rashq, membro di Hamas, – riporta Al Jazeera – afferma che "confermare o negare il martirio di uno qualsiasi dei leader Qassam è una questione che riguarda la leadership delle Brigate Qassam e la leadership del movimento". "A meno che uno dei due non lo annunci – prosegue nel post – nessuna delle notizie pubblicate sui media o da qualsiasi altra parte potrà essere confermata".

Ad ogni modo, soprannominato "il fantasma" di Gaza, secondo la Cnn Deif poche ore prima dell'attacco del 7 ottobre avrebbe inviato il messaggio registrato via telefono, in cui in maniera più articolata ha ordinato ai suoi l'avvio dell'operazione "Alluvione Al-Aqsa" con cui ha chiesto di "liberare al-Aqsa" denunciando la sua "profanazione, attacchi alle donne, e l'assedio di Gaza".

L'esercito israeliano conferma la morte di Mohammed Deif

Il primo agosto l'esercito israeliano ha reso noto che nel raid aereo su Khan Younis del 13 luglio è stato ucciso Mohammed Deif. A confermarlo all'Idf è l'intelligence israeliana. Il ministro della Difesa Gallant ha dichiarato che il suo assassinio "è un passo fondamentale per sradicare Hamas". In quello stesso raid venne ucciso anche Rafaa Salameh, comandante della Brigata Khan Younis della milizia islamica. Secondo il Jerusalem Times, alcuni membri di Hamas e del gruppo armato Hezbollah, che opera soprattutto in Libano, sapevano da settimane della morte di Deif.

Chi era Mohammed Deif, il leader militare di Hamas

Nato a Khan Younis, città a sud della Striscia di Gaza, più o meno 60 anni fa, Deif è stato per l'appunto un "fantasma" sia per gli israeliani che per i palestinesi: l'ultima sua foto, che circola in rete, risale al 2001, quando fu rilasciato da un carcere dell'Anp.

Pochissimi avevano contatti diretti con lui e ci sono dubbi persino sulla sua reale identità, ma Mohammad Deif – ma potrebbe non essere questo il suo vero nome – è stato ufficialmente il comandante militare di Hamas, a cui si è unito a partire dal 1990. Dal 2002 è stato Capo delle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas. È stato considerato un allievo di Yaya Hayyash, l’ingegnere macchina degli attacchi suicidi degli anni Novanta ucciso a sua volta da un cellulare imbottito di esplosivo, di cui ha preso poi il posto.

Negli ultimi 20 anni è sopravvissuto a diversi tentativi israeliani di assassinarlo. In un raid nel 2014, ad esempio, un razzo israeliano oltre che un occhio, gli portò via la moglie, una figlia di 3 anni e il figlioletto di sette mesi, mentre il più recente tentativo conosciuto di eliminarlo risale all'operazione "Guardiano delle Mura" nel 2021. Si ritiene anche che sia costretto a vivere su una sedia a rotelle sempre a causa di uno dei tentativi di ucciderlo.

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