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Attentato a Mulhouse, arrestati un 37enne e altre 3 persone: “Ha urlato Allah akbar”. Macron: “Terrorismo”

Un algerino di 37 anni, Brahim A., è stato arrestato ieri dopo l’attacco con coltello a Mulhouse, nell’est della Francia, in seguito al quale una persona è morta. Macron: “Determinati a combattere il terrorismo”.
A cura di Ida Artiaco
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È un algerino di 37 anni, Brahim A., l'uomo fermato ieri sera in Francia dopo l'attacco con coltello verificatosi a Mulhouse, nell'Est del Paese, vicino ai confini con Germania e Svizzera, durante una manifestazione a sostegno della Repubblica Democratica del Congo. In seguito all'aggressione, una persona è morta (si tratta di un 69enne di nazionalità portoghese che stava facendo la spesa nel vicino mercato) e altre tre sono rimaste ferite. Feriti anche alcuni agenti di polizia, tra cui due in gravi condizioni.

Il fermato avrebbe urlato "Allahu Akbar", ovvero "Dio è grande" prima di scagliarsi con la lama contro i passanti. Per questo il procuratore locale ha aperto un'inchiesta per terrorismo e la sindaca della cittadina, Michele Lutz, ha spiegato su Facebook che la "pista del terrorismo sembra essere privilegiata al momento" dagli inquirenti.

Il sospettato, classe 1987, "è iscritto al FSPRT", il dossier per l'elaborazione delle segnalazioni di prevenzione della radicalizzazione terroristica, come ha precisato Nicolas Heitz. Secondo quanto riporta Le Figaro, è soggetto all'obbligo di lasciare il territorio (OQTF) ed è in attesa di diverse sentenze. L'uomo aveva pubblicato sul propri canali social – come riporta la stampa locale – vari video in cui invitava tutti i musulmani a "combattere i miscredenti".

Oltre a lui domenica mattina altre tre persone sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo.

Sui fatti di Mulhouse è intervenuto nelle scorse ore anche il presidente Emmanuel Macron: in un messaggio dopo l'attacco ha espresso la "solidarietà della nazione" e la "determinazione del governo" a combattere il terrorismo. A lui ha fatto eco il primo ministro francese, François Bayrou, che ha scritto su X che "il fanatismo ha colpito di nuovo e siamo in lutto". Visitando il luogo dell'attacco ieri sera, il ministro degli Interni Bruno Retailleau ha detto all'emittente TF1 che la Francia aveva tentato di espellere il sospettato 10 volte e ogni volta l'Algeria si era rifiutata di accettarlo. Retailleau ha anche aggiunto che il sospettato era stato trovato con un "profilo schizofrenico" dopo il suo arresto.

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