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Chi è Keir Starmer, il leader del Partito Laburista in UK che diventerà il nuovo premier britannico

Keir Starmer è il leader del partito Laburista britannico e in quanto tale, dopo la vittoria alle elezioni anticipate del 4 luglio, è colui che sarà nominato primo ministro da Re Carlo III.
A cura di Annalisa Girardi
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Si chiama Keir Starmer, è il leader del partito Laburista britannico e vincitore delle elezioni anticipate del 4 luglio: sarà lui il nuovo primo ministro del Regno Unito, riportando così i Laburisti alla guida del Paese dopo ben 14 anni di governi dei Conservatori. Già poche ore dopo la chiusura delle urne i Laburisti hanno superato la soglia di seggi per assicurarsi la maggioranza alla Camera dei Comuni: "Ce l'abbiamo fatta! Il cambiamento inizia ora. Il partito Laburista è cambiato, è pronto a servire il nostro Paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori. Il mandato comporta grandi responsabilità. Dobbiamo riportare la politica al servizio del pubblico. Questa è la grande prova della politica in quest'epoca: la lotta per la fiducia è la battaglia che definisce la nostra epoca. Prima il Paese, poi il partito è un principio guida", ha subito commentato Starmer.

Classe 1962, avvocato specializzato in diritti umani, Starmer è stato anche direttore della Procura britannica tra il 2008 e il 2013, per poi essere eletto nel 2015 nella Camera dei Comuni tra le fila del Partito Laburista. È stato anche ministro-ombra per la Brexit dall'ex leader laburista Jeremy Corbyn.

Chi è Keir Starmer, la biografia del vincitore delle elezioni nel Regno Unito

Keir Starmer è nato a Southwark, un quartiere di Londra, da genitori simpatizzanti del Partito Laburista, che lo chiamarono Keir proprio in onore del fondatore del partito, James Keir Hardie. Ha studiato diritto all'Università di Leeds e al collegio Saint Edmund Hall dell'Università di Oxford. È entrato nel Parlamento britannico, nella House of Commons, nel 2013 e nel 2020 è diventato il leader dei Laburisti, prendendo il posto di Jeremy Corbyn. Le primarie erano infatti state indette dopo la pesante sconfitta alle elezioni del 2019, che avevano portato invece Boris Johnson a Downing Street.

Giusto alla guida dei Laburisti, Starmer ha avviato una profonda operazione di trasformazione interna del partito, arginando le frange più radicali. Ad esempio nell'ottobre del 2020 l'ex leader Corbyn viene espulso dal partito con l'accusa di antisemitismo (è stato poi reintegrato, dopo aver ritrattato alcune posizioni, rimanendo comunque fuori dal gruppo parlamentare).

Starmer è stato spesso descritto da commentatori e analisti – che hanno anche sottolineato come sia il primo capo di partito in molti anni proveniente dalla classe lavoratrice, il padre era operaio e la madre infermiera – come un outsider e una figura poco carismatica. Dall'altro lato, proprio la sua pacatezza è stata apprezzata da tanti elettori stanchi degli scandali e delle controversie che hanno dominato il dibattito pubblico britannico negli ultimi anni.

La carriera politica di Keir Starmer e il manifesto per rilanciare il Regno Unito

"È tempo di cambiare. Il Regno Unito è un grande Paese, ma dopo 14 anni sotto i Tories niente sembra più funzionare – afferma Starmer in un video messaggio diffuso sui suoi social durante la campagna elettorale – I servizi pubblici che cadono a pezzi, le ambulanze che non arrivano, le famiglie oppresse dalle rete dei mutui sempre più alte, teppismo per le strade, e la lista è ancora lunga. Il caos politico alimenta il declino. La risposta a tutto questo non può essere altri cinque anni di governo Tories".

Starmer ha impostato tutta la campagna verso le elezioni puntando sulla promessa di un cambio di passo rispetto agli ultimi anni: "I Tories hanno fallito, se concediamo loro altri cinque anni le cose si faranno sempre peggio. Il Regno Unito si merita di meglio. Solo con il Partito Laburista ci riprenderemo il nostro futuro. E non abbiate dubbi: anche il partito Laburista è cambiato. Abbiamo ritrovato il legame con il nostro originale obiettivo: servire la classe lavoratrice, che è quella che porta avanti il Paese", prosegue il leader laburista nel suo messaggio.

Nel programma politico al primo posto viene messa la crescita economica, con un progetto energetico sostenibile e di contrasto alla crisi dovuta all'aumento del costo della vita. Si promette di rimettere in piedi il sistema sanitario dopo il declino di questi anni, innescato dalla pandemia, e di ricostruire una società basata sulle pari opportunità, dove ogni individuo possa allo stesso tempo sentirsi sicuro.

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