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Elezioni USA 2024

Chi è Kamala Harris, la vicepresidente USA che potrebbe sostituire Biden come candidata dem alle elezioni

Dopo il passo indietro di Joe Biden nella corsa alle elezioni presidenziali USA 2024, è la sua vicepresidente, Kamala Harris, la possibile candidata del partito democratico che sfiderà Donald Trump alle urne il prossimo 5 novembre. In attesa dell’ufficialità della nomina, che potrebbe arrivare durante la Convention dem di fine agosto, ecco la biografia di quella che potrebbe diventare la prima presidente donna degli Stati Uniti.
A cura di Ida Artiaco
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Kamala Harris è un'avvocatessa e politica statunitense, prima donna e prima afro-americana vicepresidente degli Stati Uniti d'America. L'ufficialità arriverà solo con la Convention democratica di fine agosto, ma l'endorsement ricevuto dal presidente Joe Biden subito dopo l'annuncio del ritiro della sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali USA fanno di lei la possibile sfidante di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca.

Sessant'anni il prossimo novembre, originaria di Oakland, l'attuale vicepresidente, come abbiamo visto, ha già collezionato una serie di importanti primati: oltre essere stata la prima donna, prima afro-americana e prima asiatica a ricoprire la carica di vicepresidente USA, è stata anche la prima donna nera eletta procuratore distrettuale, procuratore generale nella storia della California e la prima donna di colore e prima indiana-americana eletta senatrice.

Sposata dal 2015 con Douglas Emhoff, un ebreo, anche lui avvocato, con due figli da un precedente matrimonio, nel dicembre 2020 il settimanale statunitense Time l'ha prescelta quale "persona dell'anno" proprio insieme a Joe Biden. Che possa diventare anche la prima presidente donna nella storia degli Stati Uniti?

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La biografia di Kamala Harris, chi è la prima donna vicepresidente USA

Classe 1964, Kamala Harris è nata a Oakland, in California, da due attivisti laureati a Barkley. Sin da bambina frequenta una chiesa battista per neri e un tempio induista, abbracciando le sue due identità. La madre è indiana, immigrata da Chennai, e il padre è di origine giamaicana. Il suo nome è quello della dea indù Lakshmi, usato per rappresentare l’emancipazione della donna in India.

Dopo il liceo, ha studiato Scienze Politiche alla Howard University e all'Hastings College of the Law di San Francisco. Nel 1990 ha superato l'esame di avvocato e ha iniziato a lavorare come assistente procuratore distrettuale a Oakland, occupandosi principalmente di crimini sessuali. Sempre a San Francisco ha combattuto le differenze di genere, la pena di morte, le disuguaglianze sociali e l'eccessiva violenza della polizia.

La carriera politica di Kamala Harris, da viceprocuratrice distrettuale al Senato

La carriera politica di Harris spicca il volo nel 2003, quando è stata eletta procuratrice distrettuale di San Francisco, sconfiggendo il procuratore in carica Terence Hallinan. Rieletta nel 2007, è rimasta in carica fino al 2011. Nel 2010 è stata eletta procuratrice generale della California e rieletta ancora nel 2014. Due anni dopo, nel 2016, si è candidata alle elezioni per il Senato per prendere il posto di Barbara Boxer, che aveva annunciato il su ritiro dopo 24 anni di onorata carriera. Ha infine sconfitto l'8 novembre di quella l'altra democratica Loretta Sanchez con il 62,5% dei voti, nelle prime elezioni senatoriali della storia della California a cui non hanno partecipato candidati repubblicani, diventando la prima afro-asioamericana ad essere eletta al Senato.

La candidatura alle primarie democratiche 2020

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Nel 202o è stata scelta da Joe Biden per ricoprire il ruolo di sua vice in vista delle elezioni presidenziali, in cui ha effettivamente prevalso il partito democratico, vincendo su Donald Trump. In verità, alle primarie dem di quell'anno Harris si era imposta come una delle rivali più agguerrite di Biden ed è rimasto negli annali il confronto fra i due nel corso di uno dei dibattiti, durante il quale la 59enne rinfacciò al suo futuro capo di essersi compiaciuto della collaborazione con due senatori segregazionisti negli anni '70.

La nomina storica di Kamala Harris come vicepresidente degli Stati Uniti

Kamala Harris è così diventata la prima vicepresidente donna e la prima vicepresidente asio-americana della storia degli Stati Uniti d'America. Anche se negli ultimi 4 anni non sono mancate le critiche. Durante il suo mandato, si è occupata soprattutto di riforma della giustizia penale, assistenza sanitaria, immigrazione e diritto di voto.

I sondaggi di gradimento non l'hanno mai premiata e la gestione di dossier importanti come quello sull'immigrazione hanno mostrato la sua inesperienza, come hanno sottolineato i suoi rivali politici. Si ricordi la conferenza stampa dal Guatemala dove rivolgendosi ai migranti aveva semplicemente detto: "Non venite". Si è però anche occupata in prima persona anche della battaglia in difesa del diritto all'aborto.

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