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Chi è Kaja Kallas, la prossima Alta Rappresentante per la politica estera alla Commissione Europea

Il Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles tra ieri e oggi ha ufficializzato la nomina della prima ministra estone Kaja Kallas come Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue: nonostante il voto contrario di Giorgia Meloni e dell’Italia, ora per insediarsi dovrà essere solo confermata dalla maggioranza di popolari, socialisti e liberali del Parlamento europeo.
A cura di Pietro Forti
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Uno dei principali punti all'ordine del giorno del Consiglio europeo tenutosi tra ieri e oggi a Bruxelles era quello delle nomine per i cosiddetti top jobs, ovvero le cariche istituzionali più importanti nel governo dell'Unione europea: presidente della Commissione europea, presidente del Consiglio europeo e Alto Rappresentante dell'Ue, ovvero la figura più di spicco della politica estera e della diplomazia europea. Per la prima carica è stata confermata la candidatura di Ursula von der Leyen, che dovrà essere confermata con un voto del Parlamento europeo, mentre l'ex primo ministro socialista del Portogallo Antonio Costa è stato eletto già ieri. Per il ruolo di Alta Rappresentante, invece, i partiti della maggioranza (Popolari, Socialisti e i liberali di Renew Europe) avevano indicato la premier liberale dell'Estonia Kaja Kallas. Anche lei, come Von der Leyen, dovrà essere confermata dal Parlamento, ma la sua candidatura da ieri è ufficiale, nonostante il voto contrario di Giorgia Meloni: la presidente del Consiglio italiana ha votato in senso contrario sia all'elezione di Costa sia alla candidatura di Kallas, astenendosi su Von der Leyen.

La nomina di Kallas è un chiaro segnale sulla linea da tenere in politica estera: l'Estonia e i Paesi baltici in generale sono stati sempre in prima linea contro Vladimir Putin e la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Nell'Agenda strategica 2024-2029 approvata ieri la difesa e la sicurezza sono tra i pilastri in vista di questa nuova legislatura, e Kaja Kallas potrebbe essere una protagonista dei prossimi cinque anni.

Kaja Kallas, chi è la prima ministra estone che guiderà la politica estera in Europa

Kaja Kallas è diventata una delle figure più importanti della politica europea, ma prima di tutto fa parte di una delle famiglie più importanti della storia dell'Estonia. Eduard Alver, uno dei padri fondatori dell'Estonia e una delle figure più importanti nella resistenza estone contro l'Unione sovietica. Suo nipote, Siim Kallas, oltre a essere il padre di Kaja Kallas è stato il primo ministro del Paese tra il 2002 e il 2003, oltre a essere stato il primo commissario europeo in rappresentanza dell'Estonia dal 2004 al 2014 (prima all'Economia, poi all'Anticorruzione e infine ai Trasporti).

Nata a Tallinn nel 1977 (è coetanea di Giorgia Meloni), Kaja Kallas si è laureata in legge nel 1999, specializzandosi in diritto europeo, per poi formarsi al livello manageriale nella Estonian Business School, prima di seguire le orme di suo padre in politica.

La carriera politica di Kaja Kallas: dall'Europarlamento alla guerra in Ucraina

Dopo essere stata eletta nel Parlamento nazionale per la prima volta nel 2011, Kallas si è avvicinata alla politica europea come eurodeputata e membro della commissione Bilanci e Industria. È diventata primo ministro nel 2021, alla guida un governo di coalizione centrista. Con l'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Kallas è diventata una delle più decise avversarie di Putin: tra i leader est europei è la più aggressiva contro Putin, tanto da essere definita "Europe's New Iron Lady", la nuova Lady di Ferro d'Europa, dal periodico britannico New Statesman. Il suo sostegno pieno e incondizionato a Kiev le è valso l'ingresso nella lista nera del Cremlino: dal 13 febbraio del 2024, a quasi due anni dall'inizio dell'invasione, compare nell'elenco dei ricercati dalla Federazione Russa.

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