Chi è Jeanne Pierre M che come Dominique Pelicot drogava la compagna per violentarla con altri uomini
Sono più di 50 gli uomini chiamati al banco degli imputati durante il processo per violenza sessuale su Gisèle Pelicot, la donna narcotizzata e sedata dal marito che organizzava gli stupri online a sua insaputa. Dominique Pelicot è stato condannato a 20 anni di reclusione, il massimo della pena richiesta, mentre gli altri uomini coinvolti nel processo che ha sconvolto la Francia hanno ricevuto tutti pene diverse tra loro.
Secondo l'accusa, i 50 uomini chiamati in tribunale a Marzan si sarebbero tutti macchiati di abusi nei confronti di Gisèle Pelicot e avrebbero saputo di avere davanti una donna incosciente che non aveva idea di quanto le accadesse. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato quando Dominique Pelicot è stato arrestato mentre fotografava sotto le gonne delle clienti di un supermercato. Le autorità hanno infatti trovato i video delle violenze sessuali che l'uomo girava e le chat con le quali l'uomo invitava gli stupratori conosciuti online a casa sua.
Tra i 50 comparsi a processo, solo uno non ha dovuto rispondere di violenza sessuale sulla 71enne, ma sulla propria moglie. L'uomo di 63 anni, infatti, "ispirato" da Pelicot avrebbe drogato e violentato la propria moglie, chiamando altre persone ad abusare sessualmente di lei. Il 63enne si chiama Jean-Pierre M e secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe narcotizzato la compagna in diverse occasioni per abusare di lei
In aula per il processo al 63enne è stato chiamato anche Dominique Pelicot, che ha giustificato l'assenza con problemi di salute. Il suo legale ha fatto sapere che l'uomo è disposto a rispondere alle domande del giudice "solo in relazione ai fatti dei quali è accusato Jean Pierre M." e di non avere intenzione di testimoniare su altre questioni non relative al caso del 63enne.
L'uomo avrebbe emulato Pelicot in tutto, organizzando anche con sconosciuti incontri per le violenze sessuali sulla compagna narcotizzata.