Chi è J.D. Vance, il candidato scelto da Trump come vice presidente degli Stati Uniti
Donald Trump è ufficialmente il candidato del Partito repubblicano alle elezioni presidenziali 2024, dopo aver ricevuto il sostegno della maggioranza dei delegati alla Convention di Milwaukee. L'annuncio ufficiale è stato accompagnato dalla nomina di candidato alla vicepresidenza di J.D. Vance.
Il senatore dell'Ohio, un veterano dei Marines e laureato in giurisprudenza alla prestigiosa università di Yale, affiancherà l'ex Tycoon nella corsa alla Casa Bianca. Conservatore in tema di diritti civili, Vance si è distinto soprattutto per le sue posizioni contro l'immigrazione clandestina. La sua candidatura arriva a soli due giorni dal fallito attentato nei confronti di Trump, rimasto leggermente ferito a un orecchio da un proiettile mentre si trovava in Pennsylvania per un comizio elettorale.
A Milwaukee oltre 50.000 delegati si sono riuniti per sostenere il programma elettorale dell'ex presidente degli Stati Uniti e la scelta di Vance come suo vice è stata accolta con entusiasmo dai repubblicani. Secondo alcuni la presenza del senatore potrebbe rivelarsi strategica per consolidare il consenso tra gli elettori della classe lavoratrice e i veterani.
Chi è J.D. Vance, il vice voluto da Trump nella corsa alla Casa Bianca
J.D. Vance, all'anagrafe James Donald Bowman, è nato a Middleton in Ohio da una famiglia di origini scozzesi e irlandesi. Dopo gli studi superiori si è arruolato nei Marine con cui ha prestato servizio in Iraq, per poi laurearsi in scienze politiche e filosofia presso l'Ohio State University. Oggi trentanovenne, Vance ha anche conseguito un'altra laurea, in giurisprudenza, a Yale, dove ha conosciuto la moglie, Usha, di origini indiane, con cui ha tre figli.
Attivo nel mondo dell'imprenditoria e della finanza, l'uomo voluto da Trump per la corsa alla vicepresidenza degli Stati Uniti ha iniziato la sua carriera politica nel 2021 dopo essersi candidato per il seggio dell'Ohio al Senato. Il suo nome però, è legato soprattutto a un libro di cui Vance è autore, Elegia Americana, pubblicato nel 2016 e divenuto in poco tempo un caso editoriale.
Il bestseller, un'autobiografia su un'infanzia complicata vissuta tra il Kentucky e l'Ohio, è stato celebrato da giornali come il New York Times, che lo ha definito "uno dei sei migliori libri per aiutare a comprendere la vittoria di Trump". L'incredibile successo di Elegia Americana ha portato, nel 2017, il regista Ron Howard a siglare un accordo con Netflix per dirigere una versione cinematografica del libro, uscito nel 2020 e candidato agli Oscar.
Motivi quelli elencati finora, che hanno spinto il leader Maga a puntare proprio su Vance come suo vice alla Casa Bianca. Nell'annunciare la sua candidatura su Truth infatti, Trump ha spiegato le ragioni della sua scelta. "Dopo lunghe riflessioni, e considerando gli enormi talenti di molti altri, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la posizione di vicepresidente degli Stati Uniti è il senatore J.D. Vance del Grande Stato dell'Ohio. J.D. ha onoratomente servito il nostro paese nel Corpo dei Marines, si è laureato alla Ohio State University in due anni, Summa Cum Laude, ed è laureato alla Yale Law School, dove è stato redattore dello Yale Law Journal e presidente della Yale Law Veterans Association" ha scritto.
"Il libro di J.D., "Hillbilly Elegy", è diventato un importante best seller e film, mentre difendeva gli uomini e le donne laboriosi del nostro paese", ha proseguito. "J.D. ha avuto una carriera commerciale di grande successo nella tecnologia e nella finanza, e ora, durante la campagna, sarà fortemente concentrato sulle persone per cui ha combattuto in modo così brillante, i lavoratori e gli agricoltori americani in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Ohio, Minnesota e molto altro…"
La carriera politica di Vance: le critiche a Trump e il dietrofront
Da sempre vicino alle idee repubblicane, J.D. Vance è sceso in politica nel 2021, quando ha deciso di candidarsi come senatore dell'Ohio. Dopo aver vinto le primarie nel 2022, grazie anche all'appoggio di Trump, a novembre è riuscito ad aggiudicarsi il seggio battendo il candidato democratico Tim Ryan.
L'endorsement di Trump ha segnato una svolta nell'atteggiamento politico di Vance fino ad allora molto critico nei confronti dell'ex presidente statunitense. In passato infatti, il senatore aveva paragonato Trump a un "Hitler americano", commentando così l'ascesa che portò il leader repubblicano alla vittoria alle presidenziali del 2016: "Non sono sorpreso dalla scalata di Trump, è colpa del partito. Che ci piaccia o no, siamo il partito delle persone a basso reddito, poco istruite e bianche e dico da tempo che se non offriamo qualcosa a queste persone (e magari anche ai neri working class) allora lo farà un demagogo".
Ma dopo l'ingresso in politica è arrivata la giravolta di Vance, divenuto uno dei più accaniti sostenitori di The Donald. Tra i candidati in pole per la nomina di vicepresidente, il senatore era considerato il più vicino ideologicamente a Trump, soprattutto sui temi dell'immigrazione e della sicurezza.
In particolare, Vance ha incentrato molto della sua campagna sull'impatto che l‘immigrazione clandestina ha sull'aumento dei prezzi delle case e sulla riduzione dei salari per la classe operaia e media americana. Le sue posizioni conservatrici riguardano anche i diritti civili, in linea con Trump rispetto alla decisione di rendere l'aborto illegale a livello nazionale e di lasciare ai singoli Stati la facoltà di legiferare in materia.
Dopo aver abbracciato la visione trumpiana dell'America First, il senatore ha espresso opinioni controverse sul sostegno a Kiev, dichiarandosi contrario all'invio delle armi per combattere il Cremlino.
Anche se tra le fila repubblicane c'è chi avrebbe preferito un nome più moderato, la candidatura di Vance potrebbe risultare strategica per la riuscita della campagna di Trump. Intanto dal Partito democratico, è stata già avviata una raccolta fondi contro il senatore. "Come fa un ragazzo che diceva che Donald Trump e le sue politiche erano ‘riprovevoli', a diventare il candidato alla corsa?", si legge nel comunicato. Anche la vicepresidente Kamala Harris è intervenuta, rivolgendosi ai suoi elettori. "J.D. Vance potrebbe essere il vicepresidente di Donald Trump", ha scritto. "Ma, con l'aiuto di sostenitori come voi non lo diventerà", ha concluso.