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Guerra in Ucraina

Chi è il fedelissimo di Putin Vladislav Surkov, che si dice sia stato arrestato dal Cremlino

Vladislav Surkov è stato per anni uno dei consiglieri più ascoltati del presidente russo Vladimir Putin. Ora è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver rubato soldi pubblici.
A cura di Giacomo Andreoli
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Si chiama Vladislav Surkov ed è stato per anni uno dei consiglieri più ascoltati del presidente russo Vladimir Putin. Ma in questi giorni convulsi, con la guerra in Ucraina che ha sconvolto anche gli equilibri politici interni a Mosca, non è più una persona gradita per il Cremlino. Colui che ideò il modello della "democrazia guidata" con al comando proprio una figura come Putin, e lo consigliò proprio sulle questioni legate a Kiev, sarebbe stato fermato dalla polizia, finendo agli arresti domiciliari. L’accusa sarebbe di aver rubato i soldi pubblici che erano destinati dal 2014 a consolidare il controllo russo sulla regione ucraina del Donbass, dove sono presenti migliaia di separatisti.

A riferirlo è l'oppositore di Putin Ilya Ponomariov, che dice di averla avuta da una fonte attendibile. Ad oggi, però, non ci sono conferme. Secondo Ponomariov, comunque, Surkov sarebbe stato vittima dei suoi nemici all’interno del ministero della Difesa di Mosca, che da tempo tramerebbero contro di lui. Si tratterebbe della stessa sorte riservata a due alti agenti dei servizi segreti russi, arrestati nelle scorse settimane.

Surkov è un imprenditore e politico di 57 anni. Per anni è stato una vera e propria figura chiave dell'amministrazione Putin. Per questo era stato soprannominato il "Rasputin del Cremlino". Dopo la fine della presidenza di Boris Yelsin Surkov era stato infatti tra gli architetti del sistema di potere retto oggi da Putin. Ha contribuito a svuotare Parlamento e opposizione del loro ruolo, riducendo anche l'influenza degli oligarchi sull'esecutivo e la presidenza della Federazione. Dal 2013, poi, si occupava di politica estera ed è stato uno degli attori principali dell’annessione della Crimea e della guerra in Donbass.

Già a fine febbraio, però, Surkov era stato silurato da un giorno all'altro dal presidente russo. Da allora era caduto in disgrazia e non godeva più degli appoggi precedenti nella dirigenza pubblica del Paese.

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