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Conflitto Israelo-Palestinese

Chi è Hashem Safieddine, il possibile successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah

Tra i possibili successori di Nasrallah, ucciso nel raid aereo di Israele su Beirut, si parla sempre più insistentemente di Hashem Safieddine. Figura di spicco di Hezbollah e amico dell’ex leader con legami strettissimi con l’Iran.
A cura di Antonio Palma
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Hashem Safieddine
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Dopo la morte di Hassan Nasrallah nel raid aereo di Israele su Beirut, Hezbollah ha promesso vendetta contro il nemico di sempre e si prepara ora a sostituire il proprio leader e tutto il vertice del gruppo armato, di fatto decapitato dall’esercito di Tel Aviv. Tra i possibili successori di Nasrallah si parla sempre più insistentemente di Hashem Safieddine.

Safieddine in effetti è già una figura di spicco dello stesso movimento nonché cugino di Nasrallah. A suo favore il fatto che sia uno dei pochi tra i massimi vertici di Hezbollah che sarebbe sopravvissuto agli attacchi israeliani degli ultimi giorni ma anche l’amicizia decennale con l’ex leader ucciso e il legame strettissimo con l’Iran. Membro di Hezbollah dalla prima ora e già a capo del consiglio esecutivo del gruppo armato e supervisore per gli affari politici del movimento sciita, la sua figura è ampiamente rispettata nel movimento e il suo volto altrettanto noto.

Nato nel 1964 nel villaggio meridionale di Deir Qanoun en-Nahr, vicino a Tiro, Safieddine ha studiato teologia proprio insieme a Nasrallah nei due principali centri di apprendimento religioso sciita, la città irachena di Najaf e a Qom, in Iran. Entrambi si sono poi uniti a Hezbollah nei primi giorni dell'organizzazione, arrivando ai vertiti.

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I legami di Safieddine con l'Iran

Strettissimo il suo legame con l’Iran, suo fratello Abdullah infatti è il rappresentante di Hezbollah nel Paese alleato mentre suo figlio, Redha, è sposato con la figlia di Qassem Soleimani, un generale iraniano di primo piano ucciso in un attacco statunitense nel 2020. Safieddine infine è anche un membro importante del Consiglio della Shura del gruppo armato e il capo del suo Consiglio Jihadista.

Hashem Safieddine, al pari di Nasrallah, si è sempre mostrato in pubblico coi classici vestiti e il turbante nero, simbolo della sua discendenza dal profeta Maometto e ha sempre sostenuto l’ala più oltranzista e militare di Hezbollah sulla questione palestinese e israeliana.  "La nostra storia, le nostre armi e i nostri razzi sono con voi", aveva detto rivolto ai palestinesi in una delle sue ultime uscite pubbliche proprio a Dahieh, il quartiere di Beirut roccaforte di Hezbollah colpito dai raid di Israele. Nel giugno scorso inoltre aveva minacciato una grande escalation contro Israele dopo l’uccisione di un altro comandante di Hezbollah.

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GliUsa lo hanno già inserito nell'elenco dei terroristi

Il nome di Hashem Safieddine è ben conosciuto anche da Israele e dagli Stati Uniti che da tempo lo hanno nel mirino. Già dal 2017 il Dipartimento di Stato americano lo ha inserito nell'elenco dei terroristi internazionali al pari dell'Arabia Saudita che ha anche congelato tutti i suoi beni.

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