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Chi è Brian Thompson e cosa c’è dietro il suo omicidio a New York: le minacce e il mondo delle assicurazioni

Chi è e cosa c’è dietro l’omicidio di Brian Thompson, 50enne Ceo della divisione assicurativa di UnitedHealthcare, ucciso a colpi di arma da fuoco il 4 dicembre scorso a New York City da un killer mascherato che si è dato alla fuga: i compensi del 2023, le minacce e il mondo delle assicurazioni sanitarie.
A cura di Ida Artiaco
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La notizia dell'agguato teso a Brian Thompson, 50enne Ceo della divisione assicurativa di UnitedHealthcare, ucciso a colpi di arma da fuoco il 4 dicembre scorso a New York City nei pressi dell'hotel Hilton della Sixth Avenue, ha fatto il giro del mondo, così come il video dell'aggressione. Nelle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza si vede il killer, al momento ricercato, estrarre una pistola e sparare alcuni colpi alla schiena e al torace della vittima che, mentre raggiungeva l'albergo che ospitava la conferenza annuale degli investitori dell'azienda, si è accasciato contro un muro ed è caduto a terra. Ma cosa c'è dietro l'omicidio?

Chi è Brian Thompson e cosa faceva prima di diventare Ceo di UnitedHealthcare

Thompson, 50 anni, residente a Maple Grove, in Minnesota, è stato nominato Ceo di UnitedHealthcare, il ramo assicurativo di UnitedHealth Group, nell'aprile 2021. Si è laureato presso l'Università dell'Iowa nel 1997 con una laurea in economia aziendale. È entrato a far parte di UnitedHealth Group nel 2004: in questi 20 anni, ha ricoperto vari ruoli, tra cui quello di direttore finanziario per le attività Employer and Individual, Community and State e Medicare and Retirement. Ha inoltre ricoperto il ruolo di responsabile finanziario per le attività Employer and Individual di UnitedHealthcare ed è stato direttore nella divisione di sviluppo aziendale dell'azienda. In precedenza aveva ricoperto il ruolo di Ceo dei programmi governativi dell'azienda, tra cui Medicare e copertura per i pensionati.

Come riporta CBS News, per un dirigente di alto livello di un'azienda da 562 miliardi di dollari di fatturato che influenza il modo in cui milioni di americani ricevono assistenza sanitaria, Thompson ha mantenuto un profilo relativamente basso. "L'assistenza sanitaria dovrebbe essere più semplice per le persone", aveva affermato lo scorso anno. Dopo l'agguato, la UnitedHealthcare ha annullato il suo incontro in programma proprio mercoledì con analisti e investitori di Wall Street, a cui Thompson avrebbe dovuto partecipare. Il Ceo lascia la moglie, Paulette Thompson, e due figli. Solo lo scorso anno i suoi compensi sono stati pari a 10 milioni di dollari.

Le scritte sui proiettili che hanno ucciso Brian Thompson

È stata proprio la moglie ad affermare che Thompson aveva ricevuto negli ultimi tempi delle "minacce" non ben specificate e poco prima proprio United Healthcare aveva subito un attacco hacker che ha colpito una sua controllata, Change Healthcare, che ha portato alla fuga di informazioni sensibili sulla salute di milioni di americani. Che c'entri con l'omicidio la crisi del settore assicurativo e l'insoddisfazione dei pazienti è una tesi che sta circolando non solo tra gli ambienti inquirenti ma anche sui social, in particolare dopo che sul luogo del delitto sono stai trovati tre proiettili con su scritto (con un pennarello indelebile) tre parole: "deny" (negare), "defend" (difendere) e "depose" (deporre).

Molti sostengono che le parole sui tre bossoli potrebbero far riferimento a un libro pubblicato nel 2010 dal professor Jay M. Feinman, esperto di diritto assicurativo, intitolato proprio: "Delay, Deny, Defend: Why Insurance Companies Don’t Pay Claim and What You Can Do About" (letteralmente: Ritardare, negare, difendere: perché le compagnie assicurative non pagano i risarcimenti e cosa si può fare). Il testo in questione era estremamente critico con il settore assicurativo, accusato di negare richieste di risarcimento legittime o di ritardare i pagamenti. Tra le ipotesi più accreditate infatti c'è quella di una vendetta di qualche associato deluso della multinazionale sanitaria.

Negli ultimi anni UnitedHealthcare, una delle più grandi multinazionali delle assicurazioni mediche al mondo, è stata presa di mira da migliaia di pazienti a cui era stata negata la copertura, attraverso pratiche definite scorrette e pensate per risparmiare denaro e aumentare i profitti a Wall Street. Anzi, tra i provider americani, è quella con il più alto numero di rifiuti di richieste di copertura.

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