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Chi è Alexey Dyumin, l’ex guardia del corpo di Putin e suo possibile successore al Cremlino

Alexey Dyumin è stato nominato da Vladimir Putin segretario del Consiglio di Stato russo. Secondo gli esperti, l’ex guardia del corpo del leader del Cremlino potrebbe essere il suo successore al potere.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Alexey Dyumin e Vladimir Putin
Alexey Dyumin e Vladimir Putin

Sarà Alexey Dyumin il segretario del Consiglio di Stato russo. A conferirgli la carica, il presidente russo Vladimir Putin: Dyumin, infatti, è la sua ex guardia del corpo. La decisione ha alimentato le speculazioni circa la possibilità che Dyumin sia la persona che Putin ha in mente come suo successore.

Il presidente russo continua a mantenere il potere da 25 anni, ma secondo i rumors starebbe pensando proprio all'ex guardia del corpo per un ruolo da successore. Anche l'elite russa, secondo quanto reso noto, sarebbe in fermento per la nomina di Dyumin in un ruolo così importante. A scriverlo su Telegram è l'ex consigliere del Cremlino e sostenitore di Putin, Sergei Markov.

Secondo i più, questa sarebbe una conferma del fatto che Dyumin possa diventare il prossimo presidente russo. Con le riforme volute  da Putin nel 2020, il ruolo del segretario del Consiglio di Stato, che raggruppa i capi delle regioni russe, è stato iscritto per la prima volta in Costituzione. Gli analisti politici credono che ciò possa dare la possibilità al segretario del Consiglio di acquisire maggiore potere anche in futuro.

Alexey Dyumin
Alexey Dyumin

Chi è Alexei Dyumin, l'ex guardia del corpo di Putin

Dyumin è nato a Kursk, nella Russia occidentale, nel 1972, è sposato e ha un figlio. In tutti questi anni, nonostante le varie apparizioni nella Tv russa (sempre alle spalle di Putin), non ha però mai guadagnato i riflettori rendendosi noto ai cittadini. Il suo nome però è molto noto negli ambienti politici, militari e dei servizi di intelligence. Prima come "spalle" di Putin e ora come possibile "successore" del presidente russo.

Nel 2016, l'ex guardia del corpo ha raccontato al quotidiano Kommersant di aver usato la sua pistola per spaventare un orso in una delle residenze di montagna di Putin mentre il leader russo stava riposando. Per anni ha dimostrato una "fedeltà cieca" al capo del Cremlino ed è stato insignito della massima onorificenza statale di Eroe della Russia. Nel 1995 è entrato nel Servizio delle Guardie Federali della Russia, a garanzia della sicurezza dell'élite del Cremlino. Ha coordinato i servizi di sicurezza per Putin durante il suo primo e secondo mandato.

Il rapporto con Putin e il ruolo nell'annessione della Crimea

“Facevo parte di un gruppo di ufficiali che assicurava la sicurezza del presidente ovunque, in Russia e all'estero”, ha raccontato ancora Dyumin. “Ogni mattina iniziava con una relazione al presidente sui rapporti operativi, sulle regioni e sulle situazioni di emergenza". Dyumin, infatti, era il vice capo del servizio di intelligence militare quando Mosca ha annesso la Crimea nel 2014. In seguito è stato anche viceministro della Difesa e governatore di Tula, regione che svolge un ruolo importantissimo nel complesso militare-industriale russo.

L'ex guardia del corpo è stata inoltre sanzionata dagli Usa nel 2018. Gli Stati Uniti contestano a Dyumin il "ruolo chiave nell'annessione della Crimea da parte della Russia". Lo stesso appare anche in una lista di sanzioni britannica che a lui imputa la creazione di una "scuola di addestramento" per l'utilizzo dei droni negli attacchi. Tra queste missioni, la "scuola" lanciata nel 2022 avrebbe annoverato anche quelle in Ucraina. “Di conseguenza, ci sono ragionevoli motivi per sospettare che Dyumin sia stato coinvolto e continui ad essere coinvolto nella destabilizzazione dell'Ucraina" ha fatto sapere il Tesoro britannico.

Perchè Dyumin potrebbe essere il successore di Putin secondo gli esperti

Secondo gli esperti (e in particolare stando a quanto riferito da Yevgeny Minchenko, consulente politico di Mosca che lavora con il Cremlino), Putin potrebbe aver offerto alla sua ex guardia del corpo la "possibilità di mostrare le proprie capacità" su un palcoscenico nazionale nell'ottica di "metterlo alla prova come suo successore".Dyumin, quindi, farebbe parte di una "rosa di nomi" nella testa del leader del Cremlino per la successione al potere. Tra quanto tempo, però, non si sa.

Quello che è certo è che Putin, con la modifica alla Costituzione nel 2020, si è assicurato una possibile candidatura anche per il 2030 e perfino nel 2036, rimanendo in carica idealmente fino al 2042. A quel punto il leader russo avrebbe 90 anni e Dyumin, invece, 69. Almeno fino al 2030, salvo imprevisti o decisioni inaspettate, è difficile che Putin abbia intenzione di uscire di scena.

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