video suggerito
video suggerito

Chemioterapia non autorizzata: un malato di tumore muore, altri tre ricoverati in ospedale

Il caso segnalato dal Guardian in Regno Unito. Le cure ai quattro pazienti sarebbero state somministrate da Sciensus, una società privata pagata milioni dall’NHS (il servizio sanitario britannico) per fornire farmaci essenziali.
A cura di Biagio Chiariello
164 CONDIVISIONI
Immagine

Una vittima e tre ricoveri in ospedale: è il drammatico bilancio dei cicli di chemioterapia (non autorizzati) ricevuti da quattro diverse malati di tumore in Regno Unito. Le cure sarebbero state somministrate da Sciensus, una società privata pagata milioni dall'NHS (il servizio sanitario britannico) per fornire farmaci essenziali. A rivelarlo è il Guardian.

Tre diverse autorità di regolamentazione sanitaria hanno avviato indagini sull'incidente, che sarebbe stato causato da un "problema nell'unità di produzione di medicinali" dell'azienda. In un comunicato ufficiale, Sciensus ha confermato che si trattato di un "caso isolato" che ha "colpito quattro pazienti" dicendosi "profondamente rattristato" dal fatto che uno di loro fosse morto. La società ha assicurato che sta conducendo un'indagine approfondita.

I quattro pazienti hanno ricevuto versioni senza licenza di cabazitaxel, un agente chemioterapico (autorizzato) usata per trattare il cancro alla prostata. Cabazitaxel blocca la crescita del cancro e viene tipicamente somministrato tramite fleboclisi nel flusso sanguigno di un paziente. Le versioni somministrate ai quattro malati differivano dal prodotto autorizzato e pertanto erano considerate medicinali non autorizzati. Sciensus è autorizzato a fabbricarli dall'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA), che ha avviato un'indagine sull'incidente.

"La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità", ha affermato la dott.ssa Alison Cave, responsabile della sicurezza dell'agenzia. “Stiamo indagando con urgenza su questo problema e adotteremo tutte le misure normative necessarie per garantire il benessere e la sicurezza dei pazienti. Chiediamo agli operatori sanitari di segnalare eventuali effetti collaterali o errori terapeutici al sito web del programma Yellow Card e al loro sistema locale di gestione del rischio".

Un portavoce della Care Quality Commission (CQC), che regola alcune parti dei servizi forniti da Sciensus, ha dichiarato: “Siamo consapevoli di questi incidenti estremamente gravi e stiamo lavorando a stretto contatto con il General Pharmaceutical Council e l'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari che hanno la supervisione della regolamentazione e della sicurezza dei medicinali. I nostri pensieri vanno alle persone colpite, alle loro famiglie e ai loro cari. Non esiteremo a intraprendere qualsiasi azione necessaria nell'ambito del nostro mandato per assicurarci che le persone che utilizzano i servizi siano al sicuro".

164 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views