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Guerra in Ucraina

Che cos’ha in mente Putin per il futuro dell’Ucraina e cos’è lo “scenario coreano”

La nuova fase del conflitto in Ucraina, secondo l’intelligence di Kiev, prevede una divisione del Paese in due parti. Si tratta dello “scenario coreano” voluto da Vladimir Putin che potrebbe prevedere una netta divisione tra terre conquistate (compreso il Donbass) e le città sotto il controllo ucraino.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il cambio di strategia nella guerra in Ucraina era stato annunciato già qualche giorno fa, quando hanno iniziato a farsi più insistenti le voci di una "fase due" voluta da Putin nel conflitto che puntasse solo al Donbass. Questa indiscrezione sembra farsi più concreta davanti ai nuovi scenari ipotizzati dalla stessa intelligence Ucraina. Secondo il Paese invaso, Putin vorrebbe uno "scenario coreano" per mettere fine alla guerra, dividendo la nazione come Corea del Nord e Corea del Sud. La previsione ha iniziato a farsi concreta quando Leonid Pasechnik, leader di Luhansk, ha detto che nel prossimo futuro il Donbass vedrà un referendum con il quale il popolo dovrà decidere la sua posizione nel conflitto, scegliendo o meno se aderire alla Federazione Russa.

La Russia avrebbe cambiato i suoi piani per l'invasione dopo non essere riuscita a conquistare rapidamente Kiev. Secondo i nuovi scenari, per Putin ora sarebbe impensabile rovesciare un governo di Zelensky e l'unica soluzione per uscire vincitori dal conflitto sarebbe annettere il Donbass, creando una Corea del Nord e una Corea del Sud in terra Ucraina. Secondo Kiev, le truppe ammassate nei pressi della capitale dovrebbero spostarsi a est entro due settimane. Nel frattempo in Occidente si invita a toni pacati: Macron, leader francese, ha chiesto parole maggiormente pesate al presidente degli Stati Uniti Joe Biden che a Varsavia aveva puntato il dito contro Putin accusandolo di "non poter mantenere il potere". Il Cremlino ha risposto duramente all'ultima affermazione, sostenendo che il governo russo deve essere deciso solo dal popolo di Mosca e che gli insulti allontanano l'ipotesi di rapporti ricuciti tra i due Paesi. Il Presidente degli Stati Uniti, nelle ore successive, si è affrettato a smentire di aver chiesto un cambio di regime rispondendo ad alcune domande dei giornalisti.

L'Ucraina invece ha riferito di essere pronta a discutere l'adozione di uno stato neutrale del Paese, ma di voler mantenere un'integrità territoriale. Non è chiara quale sia la posizione sul Donbass: secondo il presidente ucraino Zelensky, si potrebbe arrivare a una trattativa sulle zone filorusse con un referendum. L'accordo di pace con la Russia, invece, dovrà essere garantito da terzi. Nella giornata di oggi 28 marzo, Russia e Ucraina torneranno a negoziare la pace in un nuovo round di trattative. "Oggi vedremo quanto siamo distanti dalla Russia" ha affermato Zelensky dopo aver dichiarato di poter accettare uno status neutrale dell'Ucraina come parte di un accordo di pace.

Quello che per il momento è chiaro, è che l'ipotesi di una divisione tra terre occupate e terre non ancora espugnate in Ucraina è considerata inammissibile per il governo. Zelensky vuole mantenere l'integrità territoriale e si è dimostrato disponibile alla trattativa solo per quanto riguarda il Donbass. In attesa del raggiungimento di un accordo, Zelensky ha esortato l'Occidente a fornire nuovo equipaggiamento militare chiedendo "almeno l'1% dei carrarmati della Nato". L'Alleanza, però, vuole evitare un'escalation del conflitto.

Per l'intelligence ucraina, la Russia potrebbe ritirare le truppe dalle regioni di Kiev e Kharkiv per inviarle nel Donbass dopo essersi resa conto di non poter conquistare le grandi città. Il nuovo compito delle forze armate, quindi, potrebbe essere quello di circondare le repubbliche indipendenti e conquistare Mariupol e il sud del Paese.

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