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La morte di George Floyd in Usa

Che cosa sta succedendo con Anonymous, Trump ed Epstein

Anonymous ha preso posizione nel caso della morte di George Floyd, accusando la polizia di Minneapolis in un video diffuso su Twitter. Ma l’organizzazione ha anche pubblicato dei documenti che riportano al centro dell’attenzione mediatica il presunto coinvolgimento di Donald Trump nel caso di Jeffrey Epstein, il miliardario accusato per abusi sessuali e traffico di minori morto in circostante misteriose in un carcere di New York lo scorso anno.
A cura di Annalisa Girardi
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In queste ore Anonymous è finito al centro dell'attenzione mediatica dopo la presa di posizione nella vicenda legata alla morte di George Floyd e le accuse gli agenti della polizia di Minneapolis. Ma l'organizzazione non ha solamente diffuso un video in cui annuncia il proprio intervento per "mostrare al mondo i crimini" di "agenti che uccidono persone e commettono reati". Anonymous ha anche pubblicato dei documenti riguardanti il presunto coinvolgimento del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella rete di traffico e stupro di bambini che vedeva al proprio centro Jeffrey Epstein, il businessman e criminale statunitense morto in circostante misteriose in un carcere di New York dopo essere stato arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori.

"Se vi stavate chiedendo che cosa abbia la Russia su Donald Trump, lo stanno ricattando su attività di crimine organizzato, in particolare traffico di bambini e abusi sessuali. Forse la polizia dovrebbe smettere di sparare ai manifestanti e iniziare ad arrestare i veri criminali", scrive l'organizzazione su Twitter, chiedendo alle autorità statunitensi di aprire un'indagine "sul coinvolgimento di Donald Trump nella rete di traffico e abusi condotta da Jeffrey Epstein che è ancora molto attiva e ha compromesso i servizi di intelligence e sicurezza di tutta Europa tramite ricatti". Rivolgendosi direttamente a Trump, Anonymous aggiunge: "Hai fatto uccidere Jeffrey Epstein per coprire il tuo passato nel traffico di minori e la tua storia di abusi sessuali", rimandando a una lista di persone che avrebbero cospirato contro Epstein.

Il caso Epstein

Jeffrey Epstein ha cominciato la sua carriera nel settore finanziario, per poi creare una sua propria società. Era un miliardario che si occupava di finanza e politica, stringendo legami con le elite più importanti di tutto il mondo. Fu condannato una prima volta nel 2008 per prostituzione minorile, patteggiando e venendo rilasciato dopo poco più di un anno. Nel 2019 è stato nuovamente arrestato con l'accusa federale di traffico di minori in cui sarebbero stati coinvolti oltre 10 mila bambini.

Tre settimane prima della morte, quando Epstein attendeva ancora il processo, fu trovato nella sua cella privo di sensi. Presentava delle lesioni al collo. Quando riprese coscienza raccontò di essere stato aggredito dal suo compagno di cella, sotto accusa per quattro omicidi. Il personale penitenziario sospettò che stesse tentando il suicidio. Da quel momento fu spostato di cella e si stabilì che una guardia avrebbe lo controllasse ogni mezz'ora. La notte della morte pare che queste procedure non vennero seguite e le telecamere smisero di funzionare. Inoltre, il giorno prima, il compagno di cella venne sostituito.

Il 10 agosto Epstein fu trovato morto nella sua cella al Metropolitan Correctional Center di New York. Un'esaminatrice medica decretò come causa della morte un suicidio tramite impiccagione, ma i suoi avvocati affermarono che le prove e il risultato dell'autopsia erano più coerenti con l'omicidio che con il suicidio.

Il coinvolgimento di Trump

Nell'aprile 2016 una donna californiana presentò una causa contro Epstein e lo stesso Trump per un'aggressione sessuale che sarebbe avvenuta durante una festa nella residenza di Epstein a Manhattan nel 1994. All'epoca la donna non era che una bambina di 12 anni. La causa, tuttavia, è stata respinta dal giudice federale. Alcuni mesi dopo la donna ha presentato un'altra causa federale, ritirata però dopo alcuni mesi. Nel settembre 2016 fu presentata una terza causa: erano incluse anche delle dichiarazioni da parte di un testimone anonimo che raccontò di essere stato contattato da Epstein per procurare delle ragazze minorenni a lui e a un secondo uomo, senza specificarne il nome.

Alcuni giorni prima delle elezioni presidenziali del 2016, vinte da Trump, avrebbe dovuto tenersi una conferenza stampa sulla vicenda, che però fu improvvisamente annullata. L'avvocato della donna che ha presentato le cause raccontò che la sua cliente aveva ricevuto molte minacce. A novembre anche la terza causa è stata ritirata. Le accuse a Trump sono però tornate al centro dell'attenzione quando Anonymous ha pubblicato i documenti che legano il presidente degli Stati Uniti ad Epstein e al traffico di bambini. Questi documenti sono stati condivisi diverse volte su Twitter da moltissimi utenti.

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