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Charlie Hebdo, minacce ad un altro giornale. Ed oggi esce il nuovo numero

Nel mirino dei terroristi è finito un altro giornale francese a tono umoristico, Le Canard Enchainé, che però hanno deciso di uscire comunque oggi col nuovo numero. Lo stesso dicasi per Charlie Hebdo che sarà in edicola con in copertina con Maometto in lacrime.
A cura di Biagio Chiariello
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Proseguono le intimidazioni alla stampa francese ad una settimana esatta dalla strage alla redazione di Charlie Hebdo. Nel mirino degli estremisti stavolta è finito il settimanale Le Canard Enchainé. Lo rivela lo stesso giornale in edicola mercoledì. In una mail qualcuno ha minacciato: "Ora è il vostro turno" avvertendo che avrebbero fatto a pezzi i loro giornalisti "con una accetta". Alla luce di quanto accaduto a Parigi "la sorveglianza è stata aumentata". Le Canard Enchainé è una delle più antiche riviste di tutto il Paese ed una delle più popolari, nonostante il tono esclusivamente umoristico. Infatti vende in media quasi 500.000 di copie contro le 60.000 di Charlie Hebdo. Non solo la Francia, comunque. Pattuglie della polizia vigilano di fronte alle redazioni dei giornali francesi, tedeschi e, in Inghilterra, davanti all’edificio che ospita i giornalisti del Guardian.

Oggi il nuovo numero di Charlie Hebdo

Oggi esce il nuovo numero di Charlie Hebdo con Maometto in copertina in lacrime è "un atto di guerra". Lo ha afferma il predicatore integralista britannico Anjem Choudary . "Non è solo una vignetta: insulta, ridicolizza e provoca", ha proseguito, sostenendo che questa iniziativa davanti a una corte della Sharia verrebbe condannata con la pena di morte. "Sono certo – ha concluso – che ci sarà qualcuno da qualche parte che si farà giustizia con le proprie mani". C’è ancora tensione quindi dopo i giorni che hanno sconvolto la Francia. Non a caso Rob Wainwright, direttore di Europol, parlando di fronte a una commissione del Parlamento britannico, ha comunicato: "Ci sono fra i 3mila e i 5mila fighter europei in Medio Oriente che potrebbero compiere attentati terroristici una volta tornati in patria". Secondo Wainwright, l'Europa ha di fronte "la più grave minaccia terroristica dall'11 settembre".

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