video suggerito
video suggerito

Charlie Hebdo, il vignettista Luz: “Ho disegnato Maometto e ho pianto”

La redazione di Charlie Hebdo ha presentato a Parigi la prima pagina del nuovo numero che già sta suscitando polemiche. “Il nostro Maometto è simpatico, è il mio personaggio, esiste nella mia matita, esiste quando lo disegno”, ha detto il vignettista Luz, che durante la conferenza stampa è scoppiato in lacrime.
A cura di Susanna Picone
587 CONDIVISIONI
Immagine

Charlie Hebdo torna in edicola dopo la strage di mercoledì scorso e già fa discutere. Il prossimo numero del settimanale satirico, in edicola domani, uscirà in una ventina di Paesi e avrà una tiratura di 3 milioni di esemplari contro le 60mila copie abituali. E sulla copertina del nuovo Charlie Hebdo c’è l’immagine di Maometto che piange e mostra un cartello con la scritta “Je suis Charlie” mentre sulla testa del profeta si legge “è tutto perdonato”. “Ho disegnato un Maometto che piange, ho pianto anch’io”, ha detto il vignettista Luz, l’autore della copertina, durante la conferenza stampa di presentazione. “Il nostro Maometto è simpatico. È il mio personaggio, esiste nella mia matita, esiste quando lo disegno”, ha detto ancora Luz spiegando la sua decisione. A un certo punto, durante la conferenza stampa, il vignettista è scoppiato in lacrime.

Alla conferenza stampa di presentazione del numero di Charlie Hebdo successivo all’attentato ha partecipato – oltre al vignettista Luz – il nuovo direttore della testata, Gérard Biar. “Guardatelo questo Maometto – ha detto il direttore sventolando il nuovo numero – è più simpatico dell’altro mostrato in passato”. Il vignettista Luz ha raccontato il momento in cui si è messo di fronte al foglio bianco, con una matita in mano, per creare la nuova copertina. Per sbloccarsi e scacciare la “paura del foglio bianco”, Luz ha detto di aver fatto un disegno catartico che tornava all’attentato. “A quel punto mi sono detto ‘sei riuscito a fare un disegno, ora fai la copertina‘”. “Nella mia mente ho capito che sarebbe stato di nuovo Maometto, perché quello è il mio personaggio, è me stesso. Poi è venuto il cartello, il titolo ‘Tutto si perdona’ e poi la lacrima. Il mio Maometto piange, è triste. Quando ho finito, poi, ho pianto anche io”, così Luz in conferenza stampa visibilmente commosso.

587 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views