Charlie Hebdo, a sorpresa lo stop alle pubblicazioni
Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo non sarà pubblicato nel mese di febbraio. I prossimi due numeri, quelli del 4 febbraio e dell’11 febbraio, dunque, non usciranno in edicola. Una notizia che preoccupa: il giornale satirico era diventato un simbolo della libertà di stampa a livello mondiale dopo la strage di stampo islamista che ha lasciato sul campo 12 vittime, fra i quali il direttore della testata, Stéphane – Charb – Charbonnier e diversi disegnatori storici: Cabu, Tignous, Georges Wolinski, Honoré.
Il motivo dello stop alle pubblicazioni lo ha illustrato Anne Hommel, responsabile della comunicazione del "Charlie": "Ai redattori serve del tempo per riprendersi". Subito dopo l'attentato era uscito un numero con disegno di Maometto in prima pagina. Era stato possibile pubblicarlo grazie a due giornali francesi, Libèration e Le Monde, che avevano fornito ospitalità e computer. La redazione di Hebdo, o meglio, i superstiti, sono tutti sotto scorta. Dopo la carneficina e l'ondata di indignazione sintetizzata nello slogan "Je Suis Charlie" gli abbonamenti al settimanale sono balzati da 7mila a 130mila e la pubblicazione è ancora nel mirino del mondo islamico. Proprio oggi arriva notizia di una manifestazione di protesta a Kabul degenerata in disordini e scontri con le forze di sicurezza . Il fatto è avvenuto nella periferia est della capitale afghana, lungo la direttrice che conduce a Jalalabad: centinaia di dimostranti si sono trovati di fronte ad agenti in assetto anti-sommossa che hanno sparato colpi di avvertimento in aria per disperderli, provocando in risposta fitte sassaiole.