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Cesareo di emergenza alla vittima dell’incidente ma la donna non era incinta e muore

Secondo le autorità sanitarie inglesi, i paramedici l’hanno diagnosticata erroneamente come incinta di otto mesi al momento dei soccorsi perché tratti in inganno alla scoliosi e dalla spina bifida di cui soffriva la donna e che le facevano apparire gonfia la pancia. Per i medici la dona sarebbe morta comune causa delle gravi ferite.
A cura di Antonio Palma
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Un devastante incidente stradale, l'arrivo dei soccorsi sanitari che assistono le vittime e si convincono che una di loro già in fin di vita sia incinta. È questo lo scenario in cui i medici hanno operato con un parto cesareo di emergenza Adele Barbour, una donna britannica di 48 anni residente nel Lincolnshire che però non era affatto incinta ed è morta poco dopo. Con il tempo che era contro di loro, i medici invece di concentrarsi sulla donna ferita gravemente, hanno preferito operarla per rimuovere il feto nella speranza di salvare il presunto piccolo che aveva in grembo ma in realtà hanno scoperto che non era affatto incinta. Per questo ora i familiari della donna chiedono che venga fatta piena luce sull'accaduto e soprattutto venga stabilito con certezza se la 48enne potesse essere salvata.

Secondo un rapporto delle autorità sanitarie locali, i paramedici l'hanno diagnosticata erroneamente come incinta di otto mesi al momento dei soccorsi perché tratti in inganno dal suo aspetto. In particolare dalla scoliosi e dalla spina bifida di cui soffriva la donna e che le facevano apparire gonfia la pancia. Anche il medico legale ha assicurato che non ci sono prove che indicano che questo errore abbia contribuito alla sua morte. Tuttavia, i famigliari di Adele ha ribattuto che nessuno dei medici  ha menzionato il taglio cesareo quando l'hanno portata in ospedale e nemmeno quando loro sono stati informati della sua morte. La famiglia ha scoperto tutto solo il giorno dopo la tragedia quando gli inquirenti hanno chiesto se qualcuno sapeva che i medici pensavano fosse incinta.

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