Cercapersone scoppiano in Libano, dentro più di 10 grammi di esplosivo: ambulanze all’Università di Beirut
Migliaia di membri di Hezbollah sarebbero rimasti feriti in un insolito attacco localizzato su diverse città del Libano e della Siria. Ad esplodere causando il ferimento di centinaia di persone,sarebbero stati alcuni cercapersone utilizzati per comunicare internamente. Tutti sono esplosi dopo la ricezione di una comunicazione. Secondo gli esperti di munizioni sentiti dalla Bbc, all'interno dei dispositivi esplosi vi erano probabilmente dai 10 ai 20 grammi di esplosivo ad alto potenziale. Il materiale sarebbe stato nascosto in un componente elettronico falso in ognuno dei cercapersone esplosi.
L'esplosivo sarebbe stato armato da un segnale chiamato "messaggi di testo alfanumerico".
L'attacco ha colpito diverse città del Libano, mietendo vittime in supermercati, scuole e luoghi pubblici diversi. Alcune ambulanze sono state avvistate anche nei pressi dell'università di Beirut. I feriti sono stati trasportati in ospedale con centinaia di automediche che hanno fatto suonare le loro sirene per segnalare l'emergenza.
Per il movimento sciita filo-iraniano, quella di oggi è "la più grande violazione della sicurezza mai avvenuta nel Paese" e la responsabilità è imputabile a Israele, che però ha respinto le accuse.
I morti sarebbero 9 e tra i colpiti vi sarebbe anche l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani, che ha riportato una ferita superficiale secondo l'agenzia di stampa Fars. Secondo Hezbollah, si sarebbe trattato di un attacco informatico israeliano. Tra le vittime vi sono una bimba di 10 anni e il figlio di un deputato libanese.
Il portavoce degli Houthi yemeniti ha condannato l'attacco, definendo la catena di esplosioni "un crimine atroce e una violazione della sovranità libanese da parte di Israele. Secondo il ministro della Salute libanese, i feriti civili sono 2750 e più di 200 sarebbero in condizioni critiche.