Cerca su Google: “Come uccidere un bimbo”. Poi annega il figlio di un mese nella vasca da bagno
Una donna di 19 anni accusata di annegare il figlio di un mese in una vasca da bagno ha fatto oltre 100 ricerche online per trovare “i modi per uccidere un bambino”, ha detto la polizia. Jenna Folwell ha messo il corpo di suo figlio all’interno di un borsone nel loro appartamento di Phoenix, prima di chiamare la polizia mercoledì scorso per riferire che “uno sconosciuto maschio aveva rapito il bambino dopo aver minacciato di ucciderla”. Quando gli investigatori hanno trovato il corpicino nel neonato nell'appartamento, Folwell ha poi cambiato la sua versione: “L’ho trovato a faccia in giù nella vasca da bagno, pensavo fosse svenuto” hanno spiegato gli agenti. La polizia ha sequestrato il telefonino della giovane madre. Le ricerche su Google non lascerebbero spazio ai dubbi.
"La cronologia delle ricerche è iniziata con ‘modi per morire all'istante’ e si è conclusa con ‘casi di bambini scomparsi’, spiega la polizia nel proprio comunicato. "Altre ricerche includevano ‘quanto tempo ci vuole per annegare i bambini’, ‘genitori che uccidono’, ‘motivi per cui i genitori uccidono i loro bambini’ e altre ricerche sulla Sindrome della morte improvvisa del lattante. "Abbiamo trovato oltre 100 ricerche diverse su questi tipi di argomenti", si legge nella dichiarazione. Di fronte alle ricerche, Folwell ha riconosciuto di aver fatto quelle ricerche e di essere “entrata nella vasca da bagno con suo figlio e di averlo poi lasciato andare. Ha detto di averlo fatto perché non voleva sentire suo figlio piangere”. La 20enne è ora in carcere con l'accusa di omicidio di primo grado dopo aver fatto una prima apparizione in tribunale giovedì. Un giudice ha fissato la sua cauzione a $ 1,4 milioni.