Centro commerciale in fiamme, nube nera sulla città di Mariupol bombardata dai russi
Immagini di nuove esplosioni e enormi colonne di fumo arrivano da Mariupol, in Ucraina. C'è stata una esplosione in un grosso centro commerciale in seguito agli attacchi delle truppe russe, attacchi che stanno facendo precipitare la situazione nel Comune. I bombardamenti sulle infrastrutture civili a Mariupol hanno lasciato senza acqua, riscaldamento o elettricità la città portuale meridionale dell’Ucraina dove – lo denuncia lo stesso municipio – non è al momento possibile portare rifornimenti o evacuare le persone. “Siamo distrutti come nazione, questo è il genocidio del popolo ucraino”, sottolineano.
"Gli occupanti vogliono trasformarlo nell'assedio di Leningrado", è quanto ha detto il consigliere del ministero dell'Interno ucraino Anton Herashchenko parlando delle truppe russe che hanno circondato Mariupol e facendo riferimento all'assedio delle forze naziste alla città sovietica. Mariupol – con circa mezzo milione di abitanti – è la decima città dell’Ucraina e la sua posizione strategica sulla costa settentrionale del mar d’Azov rende la città portuale un obiettivo fondamentale per l’esercito russo. Da giorni la città ucraina è sottoposta a pesanti bombardamenti da parte dei russi ed è sempre più isolata dal resto del paese. Il rischio che possa essere conquistata dalla Russia nei prossimi giorni è concreto. Il sindaco della città Vadym Boichenko ha confermato che Mariupol è da giorni sotto assedio dei russi, che stanno intensificando gli attacchi aerei per conquistarla. Boichenko ha affermato che non si possono "nemmeno prendere i feriti dalle strade, dagli appartamenti, dal momento che i bombardamenti non cessano".