Centinaia di tartarughe morte sulle coste dello Sri Lanka: la strage dopo il naufragio del cargo
A un mese dal naufragio della nave mercantile MVX-Press Pearl è strage di tartarughe marine. Centinaia le carcasse trovate sulla costa occidentale dello Sri Lanka, raccolte dagli abitanti del luogo. Gli esperti parlano del peggior disastro ambientale di sempre, causato dall’uomo, in Sri Lanka. L'incidente risale al 20 maggio scorso, quando un incendio è divampato sul cargo che trasportava 1.486 container, tra cui 25 tonnellate di acido nitrico insieme ad altri prodotti chimici e cosmetici. La nave è affondata il 2 giugno mentre una squadra di salvataggio cercava di rimorchiarla lontano dalla costa. Le tossine rilasciate dai prodotti chimici avrebbero finora ucciso almeno 176 tartarughe, 20 delfini e quattro balene. Un bilancio già drammatico purtroppo destinato ad aumentare e al quale vanno aggiunti anche migliaia gli uccelli marini e altri abitanti del mare vittime del disastro.
Il disastro provocato dall'incidente della nave – “È ovvio che la morte di questi animali marini vada collegata all'incidente della nave. L'anno scorso, nello stesso periodo, sono stati rinvenuti solo due esemplari di tartarughe senza vita”, ha detto Dharshani Lahandapura, presidente dell'Autorità per la protezione dell'ambiente marino dello Sri Lanka. Secondo il Wwf, l'incidente del mese scorso ha compromesso la sopravvivenza di interi ecosistemi. La scorsa settimana le autorità locali hanno deciso di revocare il divieto di pesca in alcune zone della costa anche se gli esperti affermano che permangono i rischi per la vita marina derivanti dal disastro.