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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

C’è l’accordo tra Israele e Hamas: sì all’invio di medicinali per gli ostaggi di Gaza

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu conferma il successo della mediazione con Hamas per il trasferimento di medicinali agli ostaggi, poco dopo che il Qatar aveva annunciato l’accordo. Fondamentale è stato anche il ruolo francese nel raggiungimento dell’accordo.
A cura di Biagio Chiariello
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Grazie alla mediazione del Qatar e della Francia, Israele e Hamas sono riusciti a raggiungere un accordo sulla fornitura di medicinali e altri aiuti umanitari alle "aree più colpite e vulnerabili" della Striscia di Gaza in cambio della distribuzione dei farmaci necessari agli ostaggi israeliani detenuti nell’enclave palestinese.

L’accordo è stato annunciato dal Ministero degli Affari Esteri del Qatar e poi confermato dall’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha espresso "il suo apprezzamento a tutti coloro che hanno aiutato durante il processo", si legge in un comunicato del suo ufficio, aggiungendo che Israele farà in modo che i farmaci arrivino a destinazione.

Il comunicato del Ministero degli Esteri del Qatar sottolinea il ruolo francese nel raggiungimento dell’accordo e ribadisce che la mediazione di Doha continuerà “nel quadro degli sforzi per mettere fine alla guerra a Gaza”.

"Ottenendo questo successo nella mediazione, Doha continuerà i suoi sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e discuterà le questioni umanitarie e l’evacuazione medica insieme con vari partner regionali e internazionali", ha spiegato il diplomatico.

I medicinali e gli aiuti partiranno domani 17 gennaio da Doha alla volta della città egiziana di Al Arish a bordo di due aerei delle forze armate del Qatar.

Nel frattempo la Casa Bianca si è detta "ottimista" riguardo agli ultimi colloqui per rilascio degli ostaggi in mano all'organizzazione militare palestinese. Lo ha riferito il portavoce per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. "Non voglio dire troppo pubblicamente visto che i colloqui sono in corso, ma speriamo che possano dare i loro frutti, e presto", ha sottolineato il funzionario.

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