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Causano la morte della figlia di 10 anni, scappano all’estero e chiamano i soccorsi: arrestati

Genitori e zio della bimba, arrestati dalla polizia inglese, erano scappati subito dopo i fatti, recandosi in Pakistan dove hanno chiamato i soccorsi. La piccola Sara Sharif trovata ormai già senza vita in una casa vuota nel Surrey.
A cura di Antonio Palma
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Sono accusati di omicidio il padre, la matrigna e lo zio di Sara Sharif, la bambina di 10 anni trovata morta nella casa di famiglia nell'agosto scorso a Horsell, nel sud dell'Inghilterra. I tre, che erano scappati subito dopo i fatti, recandosi in Pakistan, sono rientrati nel Regno Unito nei giorni scorsi e quindi subito arrestati dalla polizia britannica al loro arrivo all'aeroporto di Londra-Gatwic mercoledì.

Oggi sono comparsi davanti ai giudici del Tribunale di Guildford  che ha convalidato l'arresto e li ha rinviati a comparire martedì al tribunale penale centrale di Londra. Gli inquirenti sospettando che i tre abbiano causato la morte della bimba e si siano dati poi alla fuga repentina nel loro Paese natale, avvertendo i soccorsi quando lei era già morta e loro lontani dall'abitazione. Il padre di Sara, Urfan Sharif, la matrigna Beinash Batool e lo zio Faisal Malik infatti erano volati in Pakistan il giorno prima del ritrovamento della bambina e avevano portato con loro gli altri cinque figli della coppia.

Una volta arrivati a destinazione, il padre avrebbe chiamato il numero d'emergenza britannico per segnalare la scomparsa della piccola Sara. I soccorsi e la polizia, che sono entrati in casa, hanno trovato Sara ormai già senza vita in una casa vuota nel Surrey. Secondo l'autopsia disposta dai magistrati, la bimba aveva subito “ferite multiple ed estese” per un periodo “prolungato di tempo”. Risultati che fanno avanzare l'ipotesi di violenze domestiche prolungate sulla minore. Genitori e zio, invece, sostengono che sia stata vittima di un terribile incidente domestico e che loro siano scappati solo per paura.

Dopo essere apparsi in un video per spiegare le loro ragioni, i tre sono tornati nel Regno Unito a seguito di trattative con la polizia e le autorità britanniche. Intanto i cinque figli di Urfan Sharif, di età compresa tra uno e 13 anni, sono rimasti in Pakistan. Affidati dalla padre al nonno nella sua casa di famiglia a Jhelum, sono stati ritrovati dopo un blitz della polizia e sono stati presi in custodia dalle autorità locali.

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