Catturate 45 delle 63 donne e bambine fuggite da Boko Haram
La fuga delle 63 persone catturate dai militanti di Boko Haram e riuscite a far perdere le loro tracce due giorni fa è purtroppo già finita. Donne e bambini, infatti, sono state nuovamente catturate. A renderlo noto è stato Abass Gava, un membro del gruppo di vigilanti di Chibok, villaggio dal quale era iniziata la fuga. Il gruppo era riuscito a fuggire durante gli scontri tra militanti e soldati nigeriani, ma sono stati nuovamente sequestrati mentre cercavano di raggiungere i loro villaggi. "Solo 18 dei 63 sono riusciti a scappare nella foresta", ha aggiunto la fonte. Il primo rapimento era avvenuto un mese fa per mano dei fondamentalisti islamici di Boko Haram: le donne erano state prelevate dal villaggio di Kummabza, nel distretto di Damboa, stato di Borno, in seguito a un attacco nel quale avevano perso la vita quattro persone: tra le donne rapite ci sarebbero state anche numerose bambine.
Ad aprile rapite 219 studentesse
Intanto non sono note le condizioni in cui si trovano le 219 studentesse rapite dai terroristi lo scorso aprile. In questi mesi l'esercito nigeriano ha più vollte tentato di liberarle senza tuttavia raggiugere alcun risultato apprezzabile. Il sequestro delle donne da parte di Boko Haram aveva suscitato un moto di indignazione in tutto il mondo, dando il via a una campagna chiamata #bringbackourgirls, che ha visto come ‘testimonial’ anche Michelle Obama.
Boko Haram ha assaltato anche delle chiese
Ma Boko Haram non si è limitata ai rapimenti. Nel corso degli ultimi mesi si sono infatti intensificati anche gli attentati in villaggi e mercati, nonché gli assalti alle chiese. L'ultimo la scorsa settimana, quando i miliziani hanno fatto irruzione durante una messa lanciando bombe a meno e sparando sui fedeli.