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Caso Stormy Daniels, Donald Trump è stato condannato ma non andrà in carcere

Donald Trump è il primo e unico presidente della storia degli USA a essere stato condannato per un crimine. Secondo i giudici ha pagato l’ex pornostar Stormy Daniels durante la campagna presidenziale del 2016.
A cura di Davide Falcioni
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Donald Trump è stato condannato nel caso dei pagamenti a Stormy Daniels ma non andrà in carcere. Lo ha stabilito il giudice Juan Merchan leggendo la sentenza. Al presidente eletto non sarà comminata neppure una multa. La condanna comunque macchia la fedina penale del presidente eletto, che entrerà in carica il prossimo 20 gennaio. Come spiega la CNN il pronunciamento di oggi significa che il leader repubblicano "è un criminale ma non dovrà affrontare alcuna pena detentiva, alcuna sanzione o libertà vigilata per la sua condanna".

Il leader repubblicano è già stato dichiarato colpevole lo scorso maggio di 34 capi di accusa, e con il verdetto di oggi diventa il primo e unico presidente della Storia degli USA a essere stato condannato per un crimine. Sul suo social Truth, Trump aveva commentato: "Apprezzo il tempo e lo sforzo della Corte suprema nel cercare di rimediare alla grande ingiustizia che mi è stata fatta: per il bene e la santità della presidenza, farò appello contro questo caso e sono fiducioso che la giustizia prevarrà. I patetici e morenti resti di questa caccia alla streghe contro di me non ci distrarranno", ha assicurato il prossimo inquilino della Casa Bianca.

Stormy Daniels
Stormy Daniels

Negli ultimi giorni gli avvocati di Donald Trump hanno cercato in ogni modo di fermare il pronunciamento dei giudici. Prima della Corte Suprema, ieri anche la Corte d'appello di New York ha respinto la richiesta di bloccare il verdetto. E qualche giorno fa il giudice Juan Merchan ha deciso che per il tycoon deve essere emessa la sentenza e ha fissato la data a 10 giorni dalla cerimonia di giuramento a Capitol Hill, in cui Trump si insedierà alla Casa Bianca come primo presidente con lo status di “felon”, criminale.

In un primo momento Trump avrebbe dovuto essere condannato il 26 novembre, ma Merchan aveva rinviato la sentenza a tempo indeterminato dopo la sua vittoria elettorale. Il pm di Manhattan Alvin Bragg si era opposto al colpo di spugna e aveva suggerito diverse opzioni, tra cui rinviare la condanna alla fine della presidenza, comminare una sentenza senza galera o chiudere il caso annotando però la decisione della giuria.

Secondo quanto emerso nel corso del processo Donald Trump ha falsificato la contabilità aziendale per nascondere il pagamento del silenzio della ex pornostar Stormy Daniels sulla loro relazione sessuale prima delle elezioni presidenziali del 2016.

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