Caso Snowden: anche lo spazio aereo italiano chiuso e riaperto nella notte
Qualificate fonti italiane hanno rivelato all’Ansa che anche lo spazio aereo italiano è stato chiuso la notte scorsa. “Dopo gli accertamenti del caso, lo spazio aereo nazionale è stato riaperto” all'aereo del presidente della Bolivia. L'ambasciatore boliviano in Italia, Antolin Ayaviri Gomez, ha dichiarato alla stampa di aver parlato con la "Farnesina e lo Stato maggiore" italiano e che le "autorità italiane hanno ‘confermato' che l'autorizzazione per il sorvolo dello spazio aereo italiano dell'aereo di Evo Morale è ‘vigente'". L’aereo del presidente Evo Morales, infatti, durante la notte è decollato da Mosca e ha cercato di atterrare, inizialmente ricevendo diversi no tra cui quello dell'Italia. Il Portogallo gli ha negato il permesso di fare scalo e la Francia ha chiuso lo spazio aereo, il tutto perché i governi dei paesi europei avevano il timore che sull'aereo fosse presente Edward Snowden. Infine, l’aereo è atterrato nell'aeroporto di Vienna perché sull'aereo "i passaporti sono stati controllati e contrariamente alle voci che sono circolate, Edward Snowden non era a bordo", ha dichiarato alla France Presse un portavoce del ministero dell'interno austriaco, Karl-Heinz Grundboeck, Non c'erano "ragioni legali per effettuare una perquisizione".
La Francia ha successivamente dato il proprio via libera per il passaggio dell’aereo del presidente boliviano. La Spagna, secondo la Reuters, avrebbe chiesto di perquisire l’aereo prima di dare il permesso all'aereo di sorvolare il paese ispanico, ma il presidente Morales ha negato il permesso alle autorità spagnole. Il paese iberico ha poi dato il proprio permesso al passaggio dell’aereo in questione, secondo El Pais. L'ambasciatore boliviano a Roma ha denunciato una "violazione della Convenzione di Vienna" da parte di Francia e Portogallo nei confronti di Morales, "denunciamo dinnanzi alla comunità internazionale un atteggiamento non amichevole e di palese aggressione"