Caso Kuciak, il presidente della Repubblica apre la crisi di governo: “Rimpasto o voto”
Il presidente della Repubblica Slovacca, Andrej Kiska, ha appena terminato di pronunciare uno storico messaggio alla nazione aprendo di fatto la crisi di governo. Per il suo discorso Kiska aveva inizialmente riservato uno spazio serale nella programmazione a reti unificate dell'emittente di stato RTVS.
Quando però anche il primo ministro Robert Fico, ed il presidente del Parlamento, Andrej Danko, hanno invocato lo speciale privilegio che la costituzione concede alle più alte cariche dello stato, per riservare due spazi televisivi immediatamente successivi a quello del presidente –Kiska ha deciso di spiazzare tutti anticipando il discorso alle 15 ora italiana.
Nella sua breve apparizione televisiva, appena dieci minuti, il presidente ha utilizzato un linguaggio semplice e diretto, probabilmente intendendo rivolgersi al cuore della gente comune. Kiska, che malcelava la sua indignazione, ha iniziato attaccando direttamente il primo ministro: "Ho parlato personalmente con Fico sulle possibili soluzioni di questa grave crisi politica. Sfortunatamente si è chiarito che le nostre opinioni sono, al momento, diverse".
Riferendosi all'anticipazione del suo discorso, Kiska ha aggiunto che "l'ultima cosa di cui la nostra società ha bisogno è il teatrino dei leader politici" sopratutto la maggioranza che sarebbe incapace di governare il paese in un momento di gravissima crisi istituzionale. "Abbiamo superato ogni limite. Le cose sono andate troppo lontano e non c'é più possibilità di tornare indietro. Stiamo subendo l'arroganza del potere…".
Kiska ha dato grande importanza al martirio dei due giovani, il giornalista Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina, sostenendo che "questa tragedia rispecchia lo stato della [nostra] Repubblica e questo è un bigliettino da visita orribile dopo venticinque anni [dall'inizio della democrazia] … qualcosa di malvagio è sotto il tappeto, qualcosa di malvagio è sotto le fondamenta di questo stato".
Nei passaggi successivi del suo discorso il Presidente slovacco ha amaramente preso atto della generica sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e la polizia della cui corruzione ed incapacità molti cittadini avrebbero esperienza quotidiana.
Kiska ha quindi dichiarato una crisi di governo sostenendo che esistono due sole possibili opzioni: un governo di unità nazionale allargato a tutte le forze politiche o il ricorso ad elezioni anticipate da far coincidere con le elezioni comunali già in programma per novembre.