Caso intercettazioni Usa, Obama estende tutela privacy ai cittadini dei Paesi alleati
Mentre in Italia infuria la polemica sulle intercettazioni all'ex premier Silvio Berlusconi quando era a palazzo Chigi da parte dell'intelligence statunitense, il Presidente Usa Barack Obama ha deciso finalmente di dare il via libera ad un provvedimento concreto per rispondere alle numerose critiche arrivate in questi mesi dagli alleati contro i programmi di ascolto segreti dell'Nsa. Il numero uno della Casa Bianca infatti ha firmato una legge che estende la protezione della privacy "non solo ai cittadini americani ma anche a quelli stranieri" dei Paesi alleati. In pratica ora anche i cittadini dei Paesi alleati degli Usa potranno fare causa al governo degli Stati Uniti se i loro dati saranno svelati in modo illegale. La nuova legge, denominata "Judicial Redress act bill", in realtà era stata già approntata da tempo proprio a seguito delle proteste degli altri Paesi, in primis europei, successive allo scandalo del Datagate e alle denunce della talpa Edward Snowden sui controlli di massa della National Security Agency statunitense.
Prima del caso Berlusconi infatti erano emerse intercettazioni anche ad altri leader come ad esempio Angela Merkel. Con l'obiettivo di ristabilire un clima di fiducia con le autorità di altri Paesi, in particolare quelli dell'Ue, quindi era stato creato il provvedimento già sottoposto e approvato a larga maggioranza dal Congresso degli Stati Uniti lo scorso anno e si attendeva solo il via libera del Presidente.
"Il provvedimento garantisce che i dati di ognuno siamo protetti nella maniera più forte possibile, con le nostre leggi sulla privacy. Non solo per i cittadini americani, ma anche quelli stranieri" ha spiegato Obama, aggiungendo: "Noi prendiamo la nostra privacy seriamente. E insieme al nostro impegno per l’innovazione, questa è una delle ragioni per cui le compagnie straniere fanno business da noi. Proprio questo mese, abbiamo completato un nuovo accordo fondamentale chiamato Privacy Shield, che fornisce nuove protezioni per salvaguardare i dati dei consumatori, e dà certezza a migliaia di imprese che rappresentano miliardi di dollari in commerci". Un passo fondamentale visto che anche le grandi società avevano fatto pressione sulle autorità Usa perché il clima di diffidenza dopo le rivelazioni di Snowden aveva reso più difficili i rapporti di affari.