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La morte di George Floyd in Usa

Caso George Floyd, la violenza non si ferma. Disordini a Chicago: 2 persone uccise

Settimo giorno di proteste negli USA per la morte del 46enne afroamericano. Oltre a Minneapolis, Washington, e New York, disordini anche a Dallas, Atlanta e Los Angeles. A Buffalo un’auto si è lanciata contro un gruppo di agenti provocando alcuni feriti. Trump mostra la Bibbia, poi minaccia di mobilitare l’esercito contro i manifestanti. “Io sono il presidente dell’ordine e della legalità”
A cura di Biagio Chiariello
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Due persone sono rimaste uccise a Chicago durante il settimo giorno di proteste per il caso dell’uccisione di George Floyd da parte della polizia. Proteste e disordini anche a New York, dove si registrano ancora episodi di vandalismo e saccheggi e dove la polizia ha arrestato 345 persone e 33 agenti sono rimasti feriti. Tra i fermati anche Chiara de Blasio, la figlia 25enne del sindaco. Stessa situazione anche a Dallas, ad Atlanta, a Los Angeles. Resta altissima la tensione a Washington, dove nonostante il coprifuoco scattato da ore, centinaia di manifestanti hanno continuato a manifestare circondari dalla polizia e colpiti con spray urticanti. Ennesima aggressione nei confronti di una troupe di giornalisti (Fox News) davanti alla Casa Bianca. Un Suv ha travolto un gruppo di agenti delle forze dell'ordine in assetto antisommossa a Buffalo, nello Stato di New York, ferendone due in uno scontro ripreso in un video che sta circolando in rete. Uno dei feriti, hanno reso noto le autorità della contea di Erie, è un agente della polizia di Buffalo mentre l'altro è della polizia dello Stato di New York. A Oakland, in California, arresti in massa dopo l’inizio del coprifuoco.

Trump minaccia di mobilitare l'esercito USA

Nel suo discorso alla nazione, Donald Trump ha minacciato di mobilitare l'esercito americano, invocando l'Insurrection Act del 1807 che dà a un presidente il potere di dispiegare militari all'interno del territorio degli Stati Uniti. "Io sono il presidente dell'ordine e della legalità", ha tuonato il tycoon. "Il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese e di proteggere la sua nazione – ha aggiunto Trump – Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa". E ha condannato le violenze alla Casa Bianca. "Sto inviando migliaia e migliaia di soldati pesantemente armati, personale militare e agenti per fermare le rivolte, il saccheggio, il vandalismo, le aggressioni e la distruzione della proprietà", ha sostenuto il presidente americano. Poi è andato alla Saint John Epyscopal Church seguito da un corteo di guardie del corpo e di membri della Casa Bianca e dell'amministrazione, tra cui il capo del Pentagono, Mark Esper, il ministro della Giustizia William Barr, la figlia Ivanka (l'unica con la mascherina) e il genero Jared Kushner. Assente la first lady Melania. Con la Bibbia in mano, Trump ha solo detto: "Il Paese sta tornando più forte". Un gesto che non è piaciuto al vescovo di Washington, Mariann Edgar Budde: “Il nostro messaggio è antitetico a quello del presidente", ha detto, denunciando le cariche della polizia effettuate sui manifestanti pacifici solo per liberare lo spazio antistante la chiesa.

L'autopsia: quello di George Floyd è omicidio

Il medico legale che ha effettuato l'autopsia sul corpo di George Floyd ha affermato che il 46enne afroamericano è morto per "un arresto cardiaco causato dalla pressione esercitata sul suo collo" dai poliziotti che lo avevano fermato. Dunque si è trattato di un "omicidio". In un rapporto preliminare si escludeva che questa fosse la causa della sua morte.

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