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Il caso Epstein

Caso Epstein, l’ex compagna Ghislaine Maxwell colpevole per la giuria: “Adescava vittime degli abusi”

Ghislain Maxwell è stata giudicata colpevole dalla giuria del tribunale di New York per gli abusi sessuali compiuti dall’ex compagno Jeffrey Epstein. La donna avrebbe infatti adescato le vittime per l’imprenditore.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Epstein e Ghislain Maxwell
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Ghislain Maxwell avrebbe aiutato Jeffrey Epstein a reclutare le ragazze che poi violentava. L'ex compagna dell'imprenditore è stata dichiarata colpevole per cinque dei sei capi d'accusa a lei imputati durante il processo Epstein. La donna, oggi 60enne, è stata ritenuta colpevole del reato di traffico sessuale di minori. Il verdetto è arrivato dopo cinque giorni di consultazioni nella giuria di 12 persone scelta per il caso. La donna, secondo la giustizia newyorkese, potrebbe trascorrere il resto della vita dietro le sbarre. A testimoniare quattro donne che hanno descritto nei dettagli non solo gli abusi di Epstein tra il 1994 e il 2004, ma anche il ruolo svolto da Maxwell.

Il team legale della donna ha fatto sapere di voler presentare ricorso. Una mossa già calcolata prima ancora di ricevere il verdetto che non ha apparentemente scosso Maxwell. Annie Farmer, una delle testimoni, si è detta invece sollevata dal verdetto della giuria. "Ha compiuto reati predatori e spero che questa decisione porti conforto a tutte le ragazze coinvolte in questo caso dimostrando che nessuno è sopra la legge" ha affermato Farmer.

Secondo le testimonianze fornite, Maxwell aveva procurato all'imprenditore le donne poi abusate solo per "esercitare il proprio potere sulle vittime". Alla base della sua attività, dunque, non vi era lo scopo di lucro nonostante avesse ricevuto 22 milioni di dollari. I due frequentavano circoli sociali influenti che garantivano loro protezione, visibilità e appoggio: tra gli amici Bill Clinton, Donald Trump e il principe Andrew. Le ragazze molestate sono state attirate dalla promessa di un aiuto nelle loro carriere o nel percorso scolastico verso College prestigiosi. Dopo le violenze, sono riusciti a intimidire e mettere a tacere le vittime grazie alle loro conoscenze e alla fama che avevano negli ambienti importanti. Molte di loro, appena 14enni, hanno mantenuto il segreto per anni convinte di essere sole o di non poter essere credute.

Dopo la morte di Epstein, suicida in carcere nel luglio del 2019, è stata arrestata nel luglio 2020 con l'accusa di coinvolgimento nei sistematici abusi nei confronti di giovani adolescenti. Maxwell è la figlia più giovane del magnate dell'editoria Robert. Dopo la sua morte si è stabilita in america dove ha lavorato nel settore immobiliare fino a quando non ha incontrato l'imprenditore. Dopo la fine della loro relazione, ha continuato a lavorare per lui per anni presentandogli personaggi di spicco come Clinton e il principe Andrew. Dalle testimonianze emerge che la donna fosse "la vera burattinaia" che muoveva i fili invisibili della carriera e della posizione sociale di Epstein. Glia avvocati di Maxwell invece sostengono che lei sia stata un capro espiatorio per i crimini dell'imprenditore. Secondo i pubblici ministeri, invece, i due erano soci che gestivano un vero e proprio scherma piramidale di abusi. La donna ha ricevuto 22 milioni di dollari da Epstein tra il 1999 e il 2007 per i "servizi da lei prestati": una delle testimoni ha infatti detto che la 60enne aveva anche partecipato agli incontri sessuali.

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