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Alfie: per il giudice inglese può tornare a casa. Ma non sarà trasferito in Italia

Ieri, dopo che la Corte europea dei diritti umani aveva respinto l’ultimo ricorso della famiglia di Alfie Evans, l’Italia ha concesso la cittadinanza al piccolo. Una mossa che però non ha fermato i giudici britannici. Il bambino ancora in vita dopo molte ore dall’avvio della procedura.
A cura di Susanna Picone
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Il giudice dell'Alta Corte britannica Anthony Hayden ha chiesto ai medici dell'ospedale Alder Hey di Liverpool di valutare se consentire che Alfie Evans, bambino di 23 mesi affetto da una malattia neurologica degenerativa sconosciuta e ricoverato all'ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool, venga riportato a casa dal padre e dalla madre, mentre non ha fatto alcuna apertura su un trasferimento in Italia. Lo si apprende dai media britannici presenti all'udienza di oggi martedì a Manchester citati dal Liverpool Echo. Ora s'attende la risposta dell'ospedale. Il giudice ha inoltre criticato alcune persone vicine ai genitori accusandole di dare "false speranze".

In seguito a un ultimo consulto con gli avvocati delle parti e un confronto telefonico anche con i rappresentanti legali della famiglia in Italia – coinvolti in seguito alla concessione della cittadinanza italiana al bimbo – è stato respinto l’ultimo disperato ricorso dei genitori del bambino, Tom Evans e Kate James. E i ieri sera è iniziata la procedura di distacco da macchinari salvavita è iniziata. In mattinata fonti vicine alla famiglia hanno fatto sapere che il piccolo è ancora vivo dopo oltre 10 ore e hanno detto che i genitori gli avrebbero praticato la respirazione bocca a bocca per tutta la notte. Il bimbo non avrebbe avuto neppure acqua o cibo "per sei ore", ma poi è stato idratato dai sanitari. La madre Kate ha postato un messaggio online: "Ad Alfie è stato assicurato l'ossigeno e l'acqua! È sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano".

Il presidente del Bambino Gesù: “Pronti a partire” – “In questo momento Alfie ha un respiratore. L'Equipe del Bambino Gesù è pronta per partire con un aereo fornito dal ministro Pinotti”. Così l'ospedale ha confermato l’annuncio del presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc a Radio 24. “Ho parlato poco fa con Thomas, il padre di Alfie. In questo momento Alfie ha la mascherina per l'ossigeno però c'è bisogno di trasportarlo”, così ancora da Roma, “poco fa ho parlato con l'ambasciatore Trombetta a cui ho detto che la nostra equipe è allertata e pronta a partire in pochi minuti”. Il ministro Pinotti, ha affermato Enoc a Radio 24, “si sta attivando per dare l'aereo. La situazione va risolta in pochi minuti”.

La mossa del governo italiano e la speranza dei genitori – L'obiettivo dei genitori del bambino è di portare il piccolo a Roma, per farlo ricoverare presso l'ospedale Bambino Gesù. Ieri, dopo che la Corte europea dei diritti umani aveva respinto l'ultimo ricorso degli Evans, l'Italia ha concesso la cittadinanza al bambino britannico. “Alfie appartiene all'Italia”, aveva scritto il padre del bambino dopo il riconoscimento della cittadinanza, aggiungendo di continuare a lottare “come Alfie continua a lottare”. Fuori dall’ospedale di Liverpool in cui è ricoverato il bambino si sono radunati quanti protestano contro la decisione della giustizia di autorizzare i medici a staccare la spina. La tensione è alta: ieri, secondo quanto riportano i media britannici, alcuni dei manifestanti hanno tentato di fare irruzione nell’ospedale.

Il nuovo appello di papa Francesco via Twitter – Nelle ultime ore è arrivato anche un nuovo appello di papa Francesco per il piccolo Alfie Evans. “Commosso per le preghiere e la vasta solidarietà in favore del piccolo Alfie Evans, rinnovo il mio appello perché venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori e venga esaudito il loro desiderio di tentare nuove possibilità di trattamento”, è quanto si legge sull’account Twitter del Pontefice. La decisione del giudice Hayden è arrivata poche ore dopo questo appello.

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