“Case demolite con dentro le persone“: il sospetto dei pompieri spagnoli in Turchia dopo il terremoto
Alcuni edifici di Adiyaman, una delle città maggiormente colpite dal terremoto del 6 febbraio in Turchia e Siria, sarebbero stati abbattuti prima che terminassero le operazioni di estrazione dei superstiti. A denunciarlo i vigili del fuoco di Valladolid del team spagnolo di soccorritori spediti in Turchia dopo il sisma.
Tornati ieri in Spagna i pompieri i sei soccorritori hanno raccontato: "Nel momento in cui abbiamo messo piede ad Adiyaman l'idea con cui eravamo arrivati è stata smantellata". Uno di loro ha sottolineato la frustrazione per aver visto demolire interi edifici in cui potevano esserci centinaia di persone, in particolare uno in cui si sapeva che c'erano 180 abitanti e solo 10 sono stati salvati. Lo riporta l'agenzia stampa Efe.
Parlando in conferenza stampa presso la caserma dei vigili del fuoco di Las Eras, a Valladolid, i "bomberos" spagnoli hanno raccontato di aver provato una sensazione di enorme tristezza e frustrazione: "Volevamo dare il massimo ma abbiamo trovato una situazione con una devastazione superiore al normale". I pompieri la scorsa settimana avevano lasciato la Spagna con "l'idea di salvare vite" trovando però un'area "completamente desolata, in cui non si poteva fare nulla".
In quel clima di totale devastazione, tuttavia, i vigili del fuoco spagnoli hanno sottolineato la vicinanza e il calore dei cittadini turchi, che pur avendo perso familiari e amici hanno offerto loro acqua e cibo che non avevano per loro.
In Turchia oltre 35mila morti
Sono almeno 35.418 le persone che hanno perso la vita in Turchia per il sisma. Lo ha riferito ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta l'agenzia nazionale di notizie Anadolu.
Nella catastrofe che ha sconvolto il Paese tuttavia continuano a verificarsi dei piccoli miracoli. Ieri due persone sono state tratte in salvo nella provincia sud-orientale turca di Kahramanmaras dopo essere rimaste per 198 ore sotto le macerie del terremoto che il 6 febbraio scorso ha devastato il sud della Turchia e la Siria nord-occidentale: lo riporta l'agenzia di stampa statale turca Anadolu.
In totale, secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, i soccorritori hanno estratto oltre 8mila persone vive dalle macerie degli edifici crollati dopo il sisma e oltre 81mila persone ferite sono state dimesse dagli ospedali.