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Caschi Blu dell’Onu accusati di aver violentato i bambini di Haiti

Centotrentaquattro Caschi Blu dello Sri Lanka hanno abusato per anni di molti bambini di Haiti. Una testimone: “Sono stata violentata da 50 soldati in cambio di pochi spiccioli”.
A cura di Davide Falcioni
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Centotrentaquattro caschi blu delle Nazioni Uniti, tutti provenienti dallo Sri Lanka, sarebbero stati coinvolti in un giro di prostituzione minorile ad Haiti. Lo rivela un rapporto dell'Onu diffuso dall'agenzia stampa statunitense Ap, secondo cui finora non ci sono stati arresti malgrado le "prove schiaccianti" inchiodino i militari. Stando a quanto riferisce l'agenzia stampa, nel dossier si parla di abusi sessuali compiuti da parte di alcuni dei soldati cingalesi delle forze internazionali di pace dell'Onu ad Haiti su bambini di età compresa tra i nove e i quindici anni. L'agenzia cita anche l'intervista ad una ragazza – conosciuta come ‘V01', ovvero ‘Vittima n. 1' – che dai 12 ai 15 anni, quando il suo seno non era ancora sviluppato, ha raccontato di avere fatto sesso con circa 50 caschi blu compreso un "comandante" che le ha dato 75 centesimi. Un altro minore, di 14 anni, ha detto di aver subito abusi quotidianamente in cambio di qualche spicciolo o di un po' di cibo, mentre un altro ragazzo ha riferito di aver fatto sesso con 20 operatori.

Ministro Sri Lanka: "I cittadini di Haiti sono soddisfatti del nostro operato"

In relazione alla vicenda il governo dello Sri Lanka ha aperto un'inchiesta nei confronti di 18 soldati: delle indagini era stato informato anche il Segretario Generale dell'Onu che, tuttavia, non avrebbe intrapreso nessuna azione legale. Di fatto il ministro della difesa dello Sri Lanka, Karunasena Hettiarachchi, ha replicato: "I cittadini di Haiti sono perfettamente a loro agio con i nostri caschi blu".

Secondo Ap quella dei militari dello Sri Lanka potrebbe essere solo la punta dell'iceberg. L'agenzia ha condotto un'inchiesta esaminando le missioni Onu degli ultimi 12 anni e portando alla luce quasi 2mila presunti casi di abusi sessuali compiuti da personale delle Nazioni Unite nel mondo, di cui 300 hanno visto protagonisti dei bambini.

Il precedente: sotto accusa i caschi blu francesi

Non è la prima volta che le Nazioni Unite finiscono al centro di scandali per abusi sui minori. La scorsa estate Anders Kompass, alto funzionario dell'Onu che nel 2014 trasmise alle autorità di Parigi un documento confidenziale sugli abusi sessuali ai danni di minorenni commessi nella Repubblica Centrafricana da militari francesi, ha annunciato le sue dimissioni in segno di protesta contro “la totale impunità” di cui hanno beneficiato i responsabili di quei crimini. Il diplomatico, annunciando la sua decisione di dimettersi, spiegò che per lui era ormai impossibile continuare a lavorare in quel contesto.

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